“Il principe e la (scheda) ballerina”: anche per il Gip Egle Pilla il pentito Pettrone è attendibile. Le sue rivelazioni, dopo Magliocca, mettono nei guai anche l’imprenditore dei Casalesi, Nicola Palladino.

Nei due giorni di fuoco che hanno visto l’arresto del superboss Michele Zagaria e l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare per una cinquantina di persone – tutte coinvolte a vario titolo nella gestione strutturale della vita politica ed economica del casertano da parte del clan dei Casalesi -, agli attenti osservatori delle vicende giudiziarie che riguardano Pignataro Maggiore non saranno sfuggiti alcuni dettagli. Tra i verbali utilizzati dai pm della Dda per provare la colpevolezza dell’imprenditore di camorra Nicola Palladino, ci sono anche quelli degli interrogatori a Giuseppe Pettrone alias “uccello” (Le dichiarazioni di Giuseppe Pettrone.docx) , lo stesso pentito che ha parlato dei rapporti di Giorgio Magliocca con il clan Lubrano – Ligato – dichiarazioni finite nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Antonella Terzi ai danni proprio dell’ex consigliere provinciale.

Nell’inchiesta che ha portato ad un nuovo ordine di carcerazione per cipriano cristiano, giorgio magliocca, michele zagaria, nicola cosentinol’ex sottosegretario Nicola Cosentino, invece, Pettrone parla del ruolo ricoperto dall’imprenditore pastoranese Palladino nel sistema di potere messo in piedi dal clan dei Casalesi. L’attendibilità dell’ex plenipotenziario del boss Pierino Ligato è confermata (così come fece il giudice Terzi) dal Gip Egle Pilla, il quale nell’ordinanza dell’inchiesta “Il principe e la (scheda) ballerina” scrive: “Il collaboratore di giustizia PETTRONE Giuseppe, già intraneo al clan PICCOLO di Marcianise alias “QUAQQUARONI” e successivamente transitato nelle fila dei Ligato, dimorava proprio nell’area in cui è ubicata la società calcestruzzi [la Cls di Nicola Palladino N.d.A.]. Dunque come poi si vedrà, aveva rapporti stringenti, diretti e continui con l’indagato. La credibilità del Pettrone veniva altresì positivamente valutata dal GIP Distrettuale di Napoli, nell’ambito della OCC in carcere nr. 95/09 del 12.02.2009, nei confronti di 14 esponenti del clan dei Casalesi e di quelli dei LUBRANO–LIGATO”.

Nell’occhio del ciclone dell’inchiesta condotta dai pm della Direzione cipriano cristiano, giorgio magliocca, michele zagaria, nicola cosentinodistrettuale antimafia di Napoli, è finito anche l’ex sindaco di Casal di Principe, Cipriano Cristiano. L’esponente pidiellino, uomo di fiducia di Cosentino, ha lasciato il segno nell’Agro Caleno per colpa dei suoi rapporti politici (e non solo) con il centrodestra pignatarese e proprio con l’ex primo cittadino Magliocca. Cristiano, infatti, è tra gli imputati nel procedimento Biopower 2 (era tra i docenti dei corsi organizzati per truffare – secondo l’accusa – la Fonter, insieme a Magliocca e a Piergiorgio Mazzuoccolo) che il 20 aprile si dovranno presentare davanti al Gup del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Giovanni Caparco.

Intanto, sul fronte amministrativo, arriva una novità riguardante proprio il procedimento penale che vede coinvolto l’ex sindaco, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. La Giunta comunale, con la delibera numero 135 del 01-12-2011, ha votato all’unanimità la costituzione di parte civile del Comune di Pignataro Maggiore. Nell’udienza del prossimo 20 dicembre – quando si svolgerà il rito abbreviato davanti al Gup di Napoli, Eduardo De Gregorio – l’avvocato Pasquale Iovino (del foro di Santa Maria Capua Vetere) rappresenterà l’Ente.

“Il principe e la (scheda) ballerina”: anche per il Gip Egle Pilla il pentito Pettrone è attendibile. Le sue rivelazioni, dopo Magliocca, mettono nei guai anche l’imprenditore dei Casalesi, Nicola Palladino.ultima modifica: 2011-12-08T00:44:00+01:00da davidema2
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