I prossimi giorni saranno ad alta tensione per l’Amministrazione comunale guidata da Raimondo Cuccaro. Domani pomeriggio (martedì 29 novembre) i consiglieri di maggioranza si riuniranno per decidere sulla costituzione di parte civile nel procedimento che vede imputato l’ex sindaco Giorgio Magliocca per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo indiscrezioni, il fronte sarebbe spaccato. Il primo cittadino – come emerso anche durante la manifestazione organizzata da http://pignataronews.myblog.it/ – è un convinto sostenitore di tale strumento giuridico e vorrebbe dare un segnale politico e civile inequivocabile, in questo come in altri procedimenti che contemplano reati di camorra. Vorrebbe dare un seguito all’importante opera di riscatto sociale per Pignataro, cominciata con il trasferimento dell’Aula consiliare e del comando dei vigili urbani nel bene confiscato al clan Ligato.
Sulle sue posizioni ci sarebbe qualche consigliere comunale interessato anche a 
capire quanto fango i peones dell’ex fascia tricolore hanno “impachettato” e spedito alle autorità inquirenti, per scagionare il proprio mentore politico (a nessuno è sfuggita l’assidua frequentazione di un suo stretto congiunto in qualche presidio della legalità) e accusare esponenti dell’attuale maggioranza. Nella squadra della “Svolta”, però, c’è chi fa spallucce e, turbato dalle accuse infamanti lanciate da anonimi estensori di volantini e da malcelati pusillanimi in rete, gioca la carta della “umana pietà” per sottrarsi alle responsabilità dell’amministratore pubblico. In una terra martoriata dalla criminalità organizzata e dalla mala politica, la costituzione di parte civile in un processo di camorra sarebbe un atto molto importante (soprattutto considerando che il Comune viene da uno scioglimento per condizionamenti diretti e indiretti della criminalità organizzata e l’arresto di un sindaco per concorso esterno), ma qualcuno vorrebbe adottare la strategia del “volemose bene”, in piena sintonia con l’ormai ventennale consociativismo tra “bassolinismo” e “cosentinismo”. Insomma, l’incontro di domani potrebbe essere dirimente o lasciare qualche antipatico strascico.
Intanto, il presidente Ilaria Bovenzi ha convocato il Consiglio comunale per giovedì mattina (1 dicembre alle 10), nell’aula del polo civico “Franco Imposimato” di via Ferdinando IV di Borbone. All’ordine del giorno dell’insolita convocazione infrasettimanale e mattutina: lettura e approvazione dei verbali della seduta precedente; variazione di bilancio per patrocinare la celebrazione della giornata dell’Unità nazionale delle Forze Armate; variazione di assestamento di bilancio di previsione per il 2011; nomina della commissione edilizia comunale.