La “notte dei lunghi coltelli” sotto le macerie dell’Eco 4: salta fuori una lettera inviata alla Dda nei giorni successivi all’ordinanza di arresto di Cosentino, per mettere fuori gioco il sindaco di Pastorano, Giovanni Diana.

La missiva – misteriosamente – fa “rotta” prima a Palazzo Scorpio e poi raggiunge il Comune di Roma.

L’ormai famoso consorzio intercomunale per i rifiuti Ce 4 (Caserta 4) e il suo braccio operativo Eco 4 – la mostruosa creatura societaria creata dal perverso connubio tra camorra, imprenditoria e politica collusa – dopo essere stati la camera di compensazione per l’arricchimento della criminalità organizzata e la crescita delle clientele politiche ad ogni livello, ha scatenato guerre tra bande soprattutto dopo le risultanze delle prime inchieste giudiziarie. Nei giorni successivi all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del Gip del Tribunale di Napoli, Raffaele Piccirillo, ai danni di Nicola Cosentino – ritenuto il deus ex machina politico del carrozzone per i rifiuti -, nei Comuni dove più pesantemente si sarebbe registrata la presenza “ingombrante” della lobby legata al consorzio, c’è stato il tentativo di regolare vecchi conti rimasti in sospeso.

 

Pochi giorni dopo l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare giuseppe valente,michele orsi,nicola cosentino,giovanni diana,massimo di nuzzo,toni bonaccirichiesta dai pm Milita e Narducci (il 7 novembre 2009), tra i primi a finire sotto il fuoco incrociato delle polemiche è stato l’attuale sindaco di Pastorano, Giovanni Diana, proclamato primo cittadino pochi mesi prima (il 29 maggio 2007). La prova è fornita da una lettera anonima saltata fuori proprio in queste settimane. Nella missiva, indirizzata proprio ai sostituti della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e firmata da “Un amico di Pastorano”, si prende spunto proprio da un passo dell’ordinanza di arresto di Cosentino. Nel corso di un colloquio telefonico intercettato tra Giuseppe Valente – presidente del Ce 4 prima e direttore del super consorzio Impregeco poi – e Michele Orsi – l’imprenditore che gestiva l’Eco 4, assassinato il primo giugno del 2008 a Casal di Principe –, infatti, compare un terzo uomo che gli interlocutori chiamano “l’ispettore Diana”.

Secondo l’anonimo estensore della lettera, la persona in questione sarebbe l’attuale fascia tricolore pastoranese, il quale avrebbe – a suo dire – barattato un posto di lavoro destinato al fratello di un papabile candidato con la promessa – una volta eletto – di sostituire con l’Eco 4 degli Orsi l’EcoCampania dei Ferraro, nell’espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti in paese. Il tentativo era quello di trovare candidati elettoralmente validi al fine di presentare una sua lista alle elezioni amministrative del 2004 (tentativo poi fallito e che costrinse l’attuale sindaco ad accordarsi con Toni Bonacci e a cedergli il posto di candidato a sindaco). Dopo l’avvenuta vittoria della lista guidata proprio dal duo Diana – Bonacci, il servizio venne effettivamente affidato al Ce 4-Egea spa (come riportato anche nell’ordinanza firmata dal Gip Piccirillo). Secondo l’anonimo, però, Diana (con il suo braccio destro Di Nuzzo) avrebbe fatto sciogliere il consiglio comunale in accordo con i consiglieri di minoranza, poiché Bonacci tenne per se la carica di rappresentante del Comune di Pastorano all’interno del consorzio.

Un altro aspetto interessante della vicenda è che la lettera, per una “congiunzione astrale” ancora da decifrare, è finita su un indirizzo di posta elettronica istituzionale a Palazzo Scorpio con dicitura del file “lettera Vittorio”. La stessa è stata poi inviata – si suppone dal titolare della casella di posta elettronica – a un altro suo indirizzo, sempre istituzionale, del Comune di Roma. Non è dato sapere chi ha scritto la lettera, se la stessa è realmente arrivata nelle mani dei pm della Dda partenopea e perché è passata da una delle poste elettroniche di Palazzo Scorpio. In ogni caso resta il sospetto che qualcuno anonimamente voleva intervenire sfruttando probabilmente un canale politico preferenziale sull’asse Pastorano – Pignataro – Roma.

La “notte dei lunghi coltelli” sotto le macerie dell’Eco 4: salta fuori una lettera inviata alla Dda nei giorni successivi all’ordinanza di arresto di Cosentino, per mettere fuori gioco il sindaco di Pastorano, Giovanni Diana.ultima modifica: 2011-09-02T21:40:00+02:00da davidema2
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