C’é un consigliere comunale coraggioso?

Riportiamo di seguito il volantino diffuso in piazza Umberto I, a Pignataro Maggiore, in data 25 marzo 2012, dal giornalista Enzo Palmesano:

All’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di Pignataro Maggiore di martedì 27 marzo 2012 alle ore 17 vi è, tra l’altro, una proposta di deliberazione per chiedere che la sede del Giudice di Pace non sia accorpata alla struttura centrale di Santa Maria Capua Vetere, ma che resti appunto a Pignataro Maggiore. La proposta di deliberazione – indicando quale sede del Giudice di Pace quella attuale di via Vittorio Veneto – rappresenta una marcia indietro rispetto alla precedente proposta fatta pubblicamente, più volte, dal sindaco Raimondo Cuccaro tendente al trasferimento dell’ufficio giudiziario locale in un bene confiscato alle cosche camorristico-mafiose in località Torre dell’Ortello, nel territorio del Comune di Pignataro Maggiore.

Mentre l’immobile di via Vittorio Veneto, anch’esso di proprietà comunale, Palmesano enzo.jpgera intenzione del sindaco destinarlo – gratuitamente, disse – a sede della Stazione dei carabinieri. La questione è molto delicata. E’ appena il caso di sottolineare che destinare a sede del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore l’immobile di Torre dell’Ortello – confiscato ai fratelli Angelo e Ciro Nuvoletta, ma che sarebbe appartenuto in realtà al capo storico dei “corleonesi”, Luciano Liggio – avrebbe rappresentato un fatto di grande rilevanza per dimostrare la volontà dell’Amministrazione comunale e delle Istituzioni in generale di utilizzare al meglio i beni confiscati alle cosche in una città tristemente come la “Svizzera dei clan”. In più, adibire l’immobile di via Vittorio Veneto a sede della Stazione carabinieri avrebbe consentito allo Stato di risparmiare i tanti soldi attualmente versati per l’affitto.  E’ quindi, a mio avviso, incomprensibile la marcia indietro dell’Amministrazione comunale, la cui volontà precedentemente espressa dal sindaco è stata archiviata senza alcuna pubblica spiegazione. Nel frattempo, però, si è scatenata una furibonda battaglia contro la utilizzazione quale sede del Giudice di Pace dell’immobile confiscato ai Liggio-Riina-Nuvoletta ad opera degli stessi soggetti che avevano fatto di tutto – ma allora fallendo nel loro intento – per evitare che lo stabile di via Ferdinando IV di Borbone confiscato alla famiglia Ligato-Lubrano (attuale Polo civico “Franco Imposimato”) fosse adibito a sede dei vigili urbani al primo piano e, al piano terra, ad Aula consiliare. Come si ricorderà, mentre si sviluppava la campagna – si fa per dire – “politica” contro la utilizzazione dell’immobile confiscato ai Ligato-Lubrano in via Ferdinando IV di Borbone, altri personaggi portavano a termine una serie sintomatica di furti ai danni dell’esercizio commerciale di proprietà della madre del Comandante dei vigili urbani. Sono certo che anche la Direzione distrettuale antimafia vorrà approfondire il ruolo di certi soggetti che, non appena si parla di utilizzare i beni confiscati, scatenano campagne politiche e mediatiche, con il contributo di un’informazione collusa. Mentre i camorristi lanciano segnali di aperta minaccia.

Aspetto la seduta del 27 marzo 2012 nella speranza di vedere all’opera un consigliere comunale coraggioso (uno solo) capace di proporre di utilizzare il bene confiscato Liggio-Nuvoletta quale nuova sede del Giudice di Pace. Certo, coraggioso, ma anche temerario, perché lo farebbe a suo rischio e pericolo: finirebbe nel mirino della camorra, dei “politici” e dei sedicenti giornalisti asserviti alle cosche.

Enzo Palmesano – giornalista professionista

fotocopiato in proprio – Pignataro Maggiore, 25 marzo 2012

 

C’é un consigliere comunale coraggioso?ultima modifica: 2012-03-25T15:47:00+02:00da davidema2
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