Concorso esterno in associazione mafiosa: il pm chiede 7 anni e 6 mesi per l’ex sindaco Giorgio Magliocca. A sorpresa si costituisce parte civile anche l’Amministrazione provinciale.

Questa mattina (20 dicembre 2011) l’ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca – ancora agli arresti domiciliari fuori dalla regione Campania -, si è presentato davanti al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Napoli, Eduardo De Gregorio, per il primo atto del giudizio con rito abbreviato (come richiesto dallo stesso legale dell’imputato, Mauro Iodice). L’ex primo cittadino, accompagnato dal consigliere comunale Piergiorgio Mazzuoccolo (sostituto processuale dell’avvocato Iodice), deve difendersi dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa (articolo 416 bis c.p.) e – in concorso con Gabriele Capitelli, Antimo De Angelis e Arturo Gigliofiorito – di omissione in atti d’ufficio (art. 328 c.p.) con l’aggravante di aver favorito il clan Lubrano – Ligato.

L’udienza si è aperta con la costituzione delle parti che ha riservato una prima sorpresa. Oltre a quella del Comune di Pignataro Maggiore guidato dall’attuale sindaco Raimondo Cuccaro (rappresentato dall’avvocato Pasquale Iovino), c’è stata la costituzione di parte civile anche dell’Amministrazione provinciale di Caserta tramite azione popolare guidata dal giornalista professionista Enzo Palmesano, rappresentata in aula dall’avvocato Cesare Amodio.

Il primo a prendere la parola è stato il pm della Direzione giorgio magliocca, mauro iodice, piergiorgio mazzuoccolo, raimondo cuccaro, pasquale iovino, enzo palmesano, cesare amodio, Gabriele Capitelli, Antimo De Angelis, Arturo Gigliofioritodistrettuale antimafia di Napoli, Giovanni Conzo, che, attraverso una articolata arringa – all’inizio della quale ha ricordato che le prime denunce contro il clan Lubrano – Ligato arrivarono proprio da Palmesano nel 1994, quando Conzo era sostituto alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere -, ha messo in rilievo le responsabilità di Magliocca e i suoi legami con le cosche pignataresi. Alla fine della requisitoria, ha chiesto la condanna a 7 anni e 6 mesi di reclusione (considerato che grazie al rito abbreviato l’imputato ottiene lo sconto di un terzo, la pena in caso di condanna sarebbe significativa). Non a caso, il lungo intervento dell’accusa ha tenuto tutti con il fiato sospeso.

L’udienza è stata aggiornata al prossimo 25 gennaio (2012), quando a intervenire saranno le parti civili: il Comune di Pignataro Maggiore e l’Amministrazione provinciale di Caserta, con gli avvocati Iovino e Amodio. La difesa chiuderà il rito abbreviato intervenendo nell’ultima udienza del 20 febbraio del prossimo anno. In quella sede il Gup pronuncerà la sentenza.

Concorso esterno in associazione mafiosa: il pm chiede 7 anni e 6 mesi per l’ex sindaco Giorgio Magliocca. A sorpresa si costituisce parte civile anche l’Amministrazione provinciale.ultima modifica: 2011-12-20T16:11:00+01:00da davidema2
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