Domani (martedì 20 dicembre 2011) l’ex sindaco di Pignataro Maggiore (CE) ed ex consigliere provinciale, Giorgio Magliocca (Pdl, ex An, già consulente di Alemanno, con enorme stipendio da miracolato dirigente del Comune di Roma), arrestato l’11 marzo 2011 e ora imputato per concorso esterno in associazione mafiosa, sarà processato con il rito abbreviato davanti al Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Napoli dott. Eduardo De Gregorio. La vicenda giudiziaria è stata seguita con attenzione, per esempio, dal blog di giornalismo investigativo curato da Davide De Stavola “Pignataro Maggiore News”, che ha diffuso per primo la notizia del processo con rito abbreviato, e dal giornalista del “Corriere della Sera” (edizione romana), Ernesto Menicucci, che ha pubblicato sulla piazza di Roma quello che invece la stampa casertana ha preferito censurare.
Occultando la circostanza che domani, 20 dicembre 2011, si terrà un 
processo con il rito abbreviato e non una semplice udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio, un autentico occultamento di cadavere (la notizia è morta in provincia di Caserta), certa stampa ha perpetrato il tentativo di impedire la costituzione di parte civile del Comune di Pignataro Maggiore, la cui Amministrazione si era orientata a costituirsi parte civile al pubblico dibattimento. Un dibattimento che non vi sarebbe mai stato – e nemmeno, quindi, la costituzione di parte civile del Comune di Pignataro Maggiore – per effetto della scelta dell’imputato Giorgio Magliocca di chiedere il rito abbreviato. Una manovra di censura totale sventata da “Pignataro Maggiore News” che, con la partecipazione dei giornalisti Enzo Palmesano e Davide De Stavola, in data 26 novembre 2011, con un convegno nell’aula consiliare del Comune, Polo civico “Franco Imposimato”, bene confiscato al boss della camorra Raffaele Ligato, aveva diffuso la notizia del rito abbreviato e chiesto all’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore di costituirsi parte civile contro l’ex sindaco Giorgio Magliocca. Costituzione di parte civile poi effettivamente deliberata dalla Giunta comunale.
La vicenda della censura è davvero inquietante. Non c’è dubbio, infatti, che la consorteria cui appartiene Giorgio Magliocca ha la capacità di condizionare la stampa casertana, come del resto viene confermato dalle intercettazioni ambientali in carcere effettuate a carico dell’ex sindaco nel corso dei colloqui con i suoi familiari. Magliocca ordina e le testate giornalistiche eseguono. Una questione delicatissima che andrà valutata in tutte le sedi, anche dalla magistratura. (Comitato anticamorra)