Biopower 2: lo sciopero dei penalisti e l’incompatibilità del giudice fanno slittare l’udienza preliminare. Il destino degli undici indagati ancora in bilico.

Il Gup del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Cettina Scognamiglio, a causa dello sciopero indetto dall’Unione camere penali italiane, è stato costretto a posticipare l’udienza preliminare del procedimento “Biopower 2”, fissato per oggi (14 novembre) dopo il rinvio di fine giugno. In aula erano presenti soltanto il pm Maurizio Giordano e il legale che rappresenta il Comune di Pignataro Maggiore, l’avvocato Luciano Polizzi. Prendendo atto dell’adesione allo sciopero da parte dei penalisti, il giudice ha rinviato l’udienza al prossimo lunedì 28 novembre. Anche in quella sede, però, non arriverà alcun provvedimento. Il Gup, infatti, ha annunciato che, avendo già giudicato alcuni degli indagati nell’udienza preliminare del filone “Biopower 1”, non può esprimersi anche in questo procedimento poiché di fatto incompatibile. Così rimetterà il fascicolo nelle mani del Presidente del Tribunale che dovrà riassegnarlo ad un altro magistrato.

Dunque, dopo il rinvio del 27 giugno, si allungano ulteriormente i tempi del maurizio giordano,luciano polizzi,giorgio magliocca,piergiorgio mazzuccolo,francesco d’alonzo,baldassarre borrelli,giuseppe vitiello,mario di cosmo,adriano colaprete,tiziano maria giaquinto,cipriano cristiano,lina lamberti,angelo calabrò,concetta scognamigliogiudizio preliminare (anche se i termini di prescrizione vengono congelati) per: l’ex sindaco Giorgio Magliocca, Piergiorgio Mazzuccolo, Francesco D’Alonzo, Baldassarre Borrelli, Giuseppe Vitiello (ex presidente della Pignataro Patrimonio srl), Mario Di Cosmo (ex consigliere di amministrazione della Pignataro Patrimonio srl), Adriano Colaprete (ex titolare della società di vigilanza “Securitas”), Tiziano Maria Giaquinto, Cipriano Cristiano (ex sindaco di Casal di Principe), Lina Lamberti, Angelo Calabrò. Tutti accusati a vario titolo di truffa, turbativa d’asta e falso ideologico in atti di ufficio.

Reati che sarebbero stati commessi in due distinti ambiti. Nel primo caso si tratta di una gara d’appalto espletata dalla Pignataro Patrimonio srl per l’affidamento del servizio di vigilanza degli automezzi e delle attrezzature nell’area del depuratore comunale, la quale sarebbe stata “truccata”. Nel secondo di falsi corsi di formazione per i quali l’insegnamento era affidato anche all’ex primo cittadino Magliocca, al suo vice Mazzuoccolo e all’ex sindaco di Casal di Principe, Cipriano Cristiano. 

Biopower 2: lo sciopero dei penalisti e l’incompatibilità del giudice fanno slittare l’udienza preliminare. Il destino degli undici indagati ancora in bilico.ultima modifica: 2011-11-14T20:38:00+01:00da davidema2
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