Carcere mandamentale, Icaro si rifiuta di pagare i debiti e cita in giudizio il Comune di Pignataro Maggiore per i mancati guadagni. L’Ente sarà difeso dall’avvocato Antonio De Rosa.

La partita aperta tra il consorzio di cooperative Icaro e il Comune di Pignataro Maggiore continua a tenere in apprensione l’Amministrazione comunale e le già disastrate casse di Palazzo Scorpio. Questa volta i grattacapi arrivano dalla questione riguardante l’ex carcere mandamentale. Il Consorzio dovrebbe corrispondere all’Ente di via Municipio quasi centomila euro e non ha alcuna intenzione di farlo, anzi, ha preferito trascinarlo in Tribunale.

Nel febbraio del 2008, la società all’epoca presieduta da Gabriele icaro capitelli.jpgCapitelli vinse la gara d’appalto per la gestione dell’ex carcere di via Principe di Napoli e, attraverso la cooperativa La Mongolfiera (una delle tante del “magico” mondo di Icaro), vi allestì una Comunità Alloggio per Minori – come previsto dalla delibera di Giunta numero 165 del 23 ottobre 2007. Dopo aver gestito per più di due anni il servizio in modo a dir poco discutibile, sull’onda lunga del crollo del magliocchismo, Icaro qualche mese fa ha rinunciato alla struttura.

Questione chiusa? Nemmeno per sogno. La società, dopo aver effettuato un solo pagamento da 10.200 euro, ha preferito non “onorare” i debiti costringendo il Comune – con una nota del 21 febbraio 2011 – a chiedere il pagamento dei 97.756,77 euro dovuti. Per tutta risposta Capitelli ha citato in giudizio il Comune, affidandosi all’avvocato Umberto Gentile. Il consorzio ritiene che i 97mila euro non dovrebbero essere pagati, poiché sarebbe erronea l’applicazione delle penali. Inoltre, ha chiesto la condanna del Comune al risarcimento dei danni per mancato guadagno – nel periodo che va dal primo trimestre del 2007 al primo trimestre 2008 – e i danni d’immagine; o, in subordine, il riconoscimento della riduzione della penale.

La Giunta comunale, che in un primo momento aveva nominato Giova Battista Ferillo, Umberto Gentile, Gabriele Capitelli, Antonio De Rosa, Raffaele Picaro, Pasquale De Lucia, Giorgio D'Auria, Giorgio Magliocca, Raimondo Cuccarol’avvocato Giovan Battista Ferillo per il recupero dei crediti (negli ultimi mesi di governo del precedente esecutivo), considera la richiesta del consorzio priva di fondamento e basata “su pretestuose inadempienze che si ritiene imputare alla stazione appaltante, laddove l’inadempimento va accertato unicamente con riferimento all’affidatario, avendo il Comune tempestivamente messo in condizione il contraente di esercitare l’attività autorizzata, prima con la consegna ad esso di tutta la documentazione in originale necessaria per l’attivazione delle utenze e con l’emissione del Decreto di autorizzazione al funzionamento n. 14/2008 e poi con il successivo Decreto n. 5/2009, emesso unicamente per venire incontro alle mutate esigenze del Consorzio, che comunque, nelle more, non rimaneva impedito dall’esercizio del primitivo servizio richiesto ed autorizzato” (come riportato nella delibera di Giunta comunale numero 92 del 31-08-2011).

La prima udienza è stata fissata per il prossimo 6 di ottobre al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel corso della quale il Comune si farà rappresentare dall’avvocato Antonio De Rosa. L’ex componente del Nucleo di Valutazione (nominato dalla passata Amministrazione di centrodestra guidata dall’ex sindaco Giorgio Magliocca, insieme con il direttore generale della Provincia di Caserta, Raffaele Picaro, Giorgio D’Auria e Pasquale De Lucia) ed ex militante dello Sdi, ha ricevuto pieno mandato e potrà chiedere a sua volta un risarcimento per i danni cagionati da Icaro all’Ente.

Carcere mandamentale, Icaro si rifiuta di pagare i debiti e cita in giudizio il Comune di Pignataro Maggiore per i mancati guadagni. L’Ente sarà difeso dall’avvocato Antonio De Rosa.ultima modifica: 2011-09-16T15:00:00+02:00da davidema2
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