La Silia viene smembrata – chiesto tavolo al ministero per fare chiarezza – da un sito internet si apprende che la struttura è nelle mani della Banca Intesa San Paolo che vantava crediti con la vecchia proprietà, esplode la protesta degli ex lavoratori.

Ieri mattina, presso i cancelli dell’ormai liquidata fabbrica Silia di Pignataro Maggiore (produzione frigoriferi e linee per il freddo) si è scatenata la protesta di alcuni ex operai per lo smembramento che la proprietà dell’industria, la Gepa, sta portando avanti, a detta dei lavoratori, senza informare la base di coordinamento delle maestranze.

Ieri mattina sono state smontate e portate via due grandi presse che facevano parte della linea di montaggio più importante dello stabilimento di via del Conte a Pignataro.

“Abbiamo appreso dal sito internet pignataronuova.it  che la struttura industriale, ormai, è nella mani della Banca San Paolo Intesa – ha commentato l’assessore alle attività produttive, Giorgio Vito – ma i macchinari sono della Gepa e della Iar, le due cordate che hanno caratterizzato questo triste periodo di dismissione dello stabilimento. Un fatto che compromette seriamente la possibilità di vendere a nuovi imprenditori la struttura. Vedete, io sono sindacalista e so benissimo quanto sia importante avere una facilità di accesso alla compravendita della fabbrica, ma se le palazzine e i capannoni sono di una banca e i macchinari sono della vecchia proprietà, diventa difficile trovare qualcuno disposto a rilevare una situazione così difficile e complessa da sanare. Ieri mattina mi sono sentito personalmente con il commissario liquidatore, il dottor Michele Vigna, per avere un quadro complessivo della situazione e cercare di non far ricadere anche questo evento sulle spalle dei lavoratori. Di concerto con il sindaco, chiederemo in queste ore un tavolo di chiarimento con il ministero delle Attività Produttive per capire se esista o meno la volontà di non far diventare lo stabilimento Silia di Pignataro l’ennesimo esempio di abbandono industriale”.

Alle parole dell’assessore Vito, ha fatto eco l’intervento del sindaco, Raimondo Cuccaro, preoccupato dalla vicenda dello smembramento Silia. “Io non posso promettere nulla a nessuno, soprattutto agli ex operai Silia che tante prese in giro hanno dovuto sopportare da parte di industriali e politici – ha detto il sindaco di Pignataro Maggiore – ma nelle mie funzioni di sindaco e nella mia etica di cittadino di Pignataro Maggiore farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per sostenere i lavoratori delle industrie della zona. Alle proprietà delle fabbriche e agli imprenditori dico solo di non alimentare sogni e illusioni nel cuore di lavoratori che non hanno come mettere il piatto a tavola. Questa terra ha bisogno di certezze, non di chiacchiere e comparsate televisive”. (comunicato stampa)

La Silia viene smembrata – chiesto tavolo al ministero per fare chiarezza – da un sito internet si apprende che la struttura è nelle mani della Banca Intesa San Paolo che vantava crediti con la vecchia proprietà, esplode la protesta degli ex lavoratori.ultima modifica: 2011-09-14T22:06:00+02:00da davidema2
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