Nessuno tocchi la Pignataro Patrimonio

Pericolo alta tensione recita la vox populi che circonda la Pignataro Patrimonio srl, la municipalizzata che si occupa della raccolta rifiuti a Pignataro Maggiore per la quale va avanti anche in queste settimane la faida politico-giudiziaria tra vecchi e nuovi amministratori. Il nuovo turbinio di polemiche e querele si è scatenato allorché l’amministratore unico ha presentato all’assemblea dei soci del 18 luglio scorso un documento sullo stato della municipalizzata fortemente voluta dall’ex coppia Magliocca – Mazzuoccolo. Il dottor Francesco Passaro ha valutato il bilancio 2010 – stilato dal vecchio consiglio di amministrazione – non veritiero.

Secondo l’Amministratore, alcuni fondi sarebbero stati contabilizzati e francesco passaro,piergiorgio mazzuoccolo,giorgio maglioccaiscritti scorrettamente tra le immobilizzazioni. Il nodo della questione, nello specifico, riguarderebbe la sopravvalutazione delle immobilizzazioni immateriali e in particolare della voce riguardante i diritti di brevetto industriale. Il consiglio di amministrazione “magliocchiano” avrebbe valutato oltre modo il brevetto del dissipatore che voleva impiantare in località “Crocelle”, facendo lievitare i costi delle immobilizzazioni immateriali a cifre astronomiche. Secondo la nuova gestione della municipalizzata, invece, alla luce anche della bocciatura del progetto dello scorso undici febbraio da parte della Regione Campania, i costi andrebbero fortemente ridimensionati. A questa notevole sfasatura si aggiungerebbero i debiti accumulati per il mancato pagamento delle tasse (comprese quelle dovute all’Inps per i lavoratori) per un importo che si aggirerebbe intorno ai novantamila euro.  

Il nuovo consiglio comunale, inoltre, accusa l’ex vicesindaco Mazzuoccolo di aver firmato – il ventotto marzo in qualità di sindaco pro tempore e quindi di socio unico della società – il bilancio 2010 approvando le assunzioni fatte, nonostante il parere discorde dei funzionari di Palazzo Scorpio (in tal senso c’è una nota del 23 marzo di Carlo Del Vecchio che parla dell’impossibilità di assumere da parte della Pignataro Patrimonio). Ora l’amministratore unico dovrà rifare il bilancio entro fine agosto, cercando di ridurre i costi di capitalizzazione. Se, però, i debiti dovessero essere cospicui, il Consiglio comunale a settembre dovrà decidere se effettuare la ricapitalizzazione o sciogliere la società.

La possibilità che l’avventura della municipalizzata possa essere arrivata al capolinea ha fatto scattare la reazione dei vecchi amministratori della società e degli ambienti politici legati alle ex amministrazioni targate Magliocca. Insomma, il mese di agosto si preannuncia molto caldo per chi non andrà in vacanza, soprattutto se il tema dominante sarà i “rifiuti”.

Nessuno tocchi la Pignataro Patrimonioultima modifica: 2011-07-31T20:36:00+02:00da davidema2
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