Di seguito il comunicato del comitato anticamorra sull’incredibile vicenda legata all’allacciamento della linea telefonica al locale Comando della Polizia urbana:
Sotto accusa a Pignataro Maggiore (CE), città tristemente nota come la “Svizzera dei clan”, gli incredibili ritardi della Telecom che vorrebbe addirittura impiegare due mesi per l’allacciamento della linea telefonica fissa alla nuova sede del Comando della Polizia locale, appena trasferito nell’immobile confiscato al boss della camorra Raffaele Ligato (esponente di spicco del clan Lubrano-Ligato) in via Ferdinando IV di Borbone.
A nulla sono serviti finora i solleciti dell’Amministrazione comunale, 
del comandante dei vigili urbani, capitano Alberto Parente, e pare addirittura della Prefettura di Caserta. Se i dirigenti locali casertani e campani della Telecom non capiscono l’importanza di un immeditato allacciamento della linea telefonica ad un Comando di Polizia locale e non comprendono il forte significato simbolico della pronta e piena operatività di un ufficio pubblico trasferito in un bene confiscato alla camorra, sarebbe il caso che la dirigenza nazionale della Telecom glielo spiegasse in termini ultimativi.
Non resta che attendere notizie dalla dirigenza nazionale della Telecom, la cui sensibilità sarebbe ben gradita in una città dove si aspettava da quindici anni la utilizzazione dei beni confiscati alla camorra e dove l’ex sindaco Giorgio Magliocca, anche per i ritardi nella utilizzazione dei beni confiscati, è attualmente in carcere con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. La linea telefonica ai vigili urbani di Pignataro Maggiore va allacciata immediatamente, anche per poter utilizzare la rete Internet a fini istituzionali e per i servizi alla collettività.