Serata dedicata ai beni confiscati con “Il sapore della Legalità”, la manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale con Libera e la cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana”.

Dopo le tante “parate della legalità” allestite dalle passate Giunte comunali, con la manifestazione “Il sapore della Legalità – Programmi e prodotti dalle terre sottratte alla camorra”, la nuova amministrazione comunale guidata da Raimondo Cuccaro ha organizzato la prima manifestazione dedicata ai beni confiscati. In una calda piazza Umberto I, la serata è cominciata con la musica del gruppo “Sonorità Napoletane” che ha letteralmente catturato l’attenzione dei presenti. Successivamente si sono presentati sul palco allestito per l’occasione, gli amministratori, alcuni esponenti della cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana”, il referente di Libera Caserta, il comandante dei vigili urbani e quello della stazione dei carabinieri di Pignataro.

Il consigliere comunale Piernicola Palumbo ha ricordato alcune delle vittime CUCCARO_RAIMONDO.jpgdelle mafie, tra le quali don Peppino Diana, e si è soffermato sull’importanza di ridare lustro al paese attraverso un corretto riutilizzo dei beni confiscati. Il presidente del Consiglio comunale, Ilaria Bovenzi, ha parlato della legge 106 del 1996, nata da “una brillante intuizione” dell’esponente siciliano del Pci, Pio La Torre, che oggi rappresenta la base legislativa per la confisca e l’acquisizione dei beni dei clan al patrimonio indisponibile dei Comuni. L’assessore ai Lavori Pubblici, Cesare Cuccaro, invece, si è soffermato sul legame che c’è tra gli abitanti del casertano e la terra, parlando della recente mietitura avvenuta sui beni del fascicolo “Simonelli + 3”.

A quello degli amministratori si è unito l’intervento del comandante dei vigili urbani, Alberto Parente, il quale ha riservato un giusto tributo ai magistrati che sacrificano la loro vita per confiscare i beni alla criminalità organizzata e, sottolineando l’importanza dei controlli che quotidianamente vengono effettuati, ha richiamato l’attenzione sulla cooperazione tra le forze di polizia e sulla prevenzione. Massimo Rocco, presidente della cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana”, ha raccontato l’esperienza della cooperativa per porta il nome del prete ammazzato dalla camorra, impegnato in paese nella coltivazione di grano e di cicerchie (a Campo dei Fiori). Il suo collega nella cooperativa, Roberto Fiorillo, ha illustrato quello che sono gli obiettivi della cooperativa in termini di salubrità dei prodotti e di qualità del lavoro.

Il comandante della locale stazione dei carabinieri, Antonio Di Siena, invece, ha rivendicato il lavoro dei carabinieri sul territorio, il quale ha contribuito a portare in carcere gli esponenti della criminalità locale. Il referente di Libera Caserta, Valerio Taglione, da arte sua, ha polemizzato con la stampa locale, sostenendo l’azione di Libera Caserta e difendendo anche attivisti locali molto chiacchierati. La chiusa di Taglione non poteva che essere diretta a esaltare i prodotti dei beni. Le conclusioni sono state affidate al sindaco Raimondo Cuccaro, che ha “benedetto” l’opera di Libera sui beni confiscati a Pignataro Maggiore e ha rilevato l’importanza della legalità anche nelle piccole regole da rispettare quotidianamente. La serata è giunta al termine con la distribuzione dei pacchi di pasta prodotta con il grano dei beni confiscati e della mozzarella prodotta dal noto caseificio “Iemma”.

Serata dedicata ai beni confiscati con “Il sapore della Legalità”, la manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale con Libera e la cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana”.ultima modifica: 2011-07-18T14:46:00+02:00da davidema2
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