Ad agosto si concluderà il controverso “connubio” tra il Comune di Pignataro Maggiore e Il Consorzio Icaro.

Dopo aver gestito beni e servizi del Comune per più di otto anni, la Cooperativa Icaro sta per troncare definitivamente i fruttuosi rapporti che aveva con Palazzo Scorpio. Il prossimo otto agosto, infatti, il consorzio dovrà lasciare l’ultimo bene che amministrava a Pignataro Maggiore: la struttura e i terreni confiscati al clan Nuvoletta a Torre dell’Ortello.

A seguito dell’arresto dell’ex primo cittadino Giorgio Magliocca – nell’ambito di un’inchiesta che ha fatto luce anche sulla poco trasparente gestione dei beni confiscati e che ha coinvolto tutte le cooperative che li gestivano (Icaro, Mondotondo e Acli Terra Campania per la Legalità) -, il gruppo per anni guidato da Gabriele Capitelli si è ritirato lasciando prima la gestione della villa bunker di via del Conte (il bene confiscato al clan Ligato) e poi, con una nota presentata al Comune il 22 aprile scorso, i beni siti in località Areanova. In quest’ultimo caso, però, Icaro recederà ufficialmente dal comodato d’uso gratuito soltanto tra qualche mese, quando terminerà il ciclo di raccolti e troverà una sistemazione per gli utenti dell’ex Opg affidati alla cooperativa “Aria Nuova” ( la stessa che per conto del Consorzio gestiva la struttura e i fondi confiscati). I beni di Torre dell’Ortello dovrebbero finire, come nel caso della villa Bunker di via del Conte, alla Cooperativa “Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra” (in virtù di un protocollo firmato pochi mesi fa), salvo diverso orientamento della nuova amministrazione comunale. Una ritirata decisamente meno “scenica” delle manifestazioni – farsa per la legalità organizzate in paese.

Non è stato indolore, invece, l’abbandono dell’ex carcere mandamentale, ottenuto dopo aver vinto una gara d’appalto finita anch’essa sul tavolo dei pm della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. I responsabili del Consorzio, che avevano affidato la gestione del servizio comunità alloggio per minori nella struttura di via Principe di Napoli alla Cooperativa La Mongolfiera, devono ancora versare 97.756,77 euro nelle casse del Comune di Pignataro Maggiore. Insomma, con l’ex sindaco Magliocca in carcere e l’ex amministrazione comunale interamente a casa, il vento tanto favorevole a Capitelli & company è cambiato e ha costretto la vecchia cricca a fare le valigie in un batter d’occhio.

Ad agosto si concluderà il controverso “connubio” tra il Comune di Pignataro Maggiore e Il Consorzio Icaro.ultima modifica: 2011-05-27T18:05:00+02:00da davidema2
Reposta per primo quest’articolo