PIGNATARO MAGGIORE – I buontemponi pignataresi in questa fase della politica locale sono inclini all’ottimismo: sono convinti, infatti, che non bisogna mai disperare se anche l’assessore Gerardo Del Vecchio (addirittura!) è riuscito ad avere una brillante idea. La buona novella è questa: l’appena citato assessore, titolare della delicatissima delega alla Polizia locale, è tornato finalmente a lavorare dopo un lungo periodo di aspettativa per cariche pubbliche elettive, nel corso del quale aveva incassato l’intera indennità. La notizia è contenuta nella Deliberazione di Giunta comunale numero 165 del 4 dicembre 2020. I buontemponi sono contenti per il risparmio di denaro pubblico (adesso Gerardo Del Vecchio incasserà solo la metà dell’indennità) ma soprattutto perché l’assessore avrà meno tempo per frequentare Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore, con l’ovvia conseguenza che potrà contare su un numero inferiore di occasioni per combinare disastri politico-amministrativi.
I buontemponi sono sempre alla ricerca di motivi per farsi quattro risate ai danni della classe politica cittadina. E tantissimo si erano divertiti, all’epoca, per la decisione di Gerardo Del Vecchio di mettersi in aspettativa (e quindi non andare più a lavorare), manco fosse il sindaco di New York invece che l’assessore di un piccolo paese quale è Pignataro Maggiore. Adesso sono contenti per lui: contribuire allo sforzo lavorativo della Nazione è di sicuro più educativo che perdere tempo a Palazzo Scorpio chiacchierando con altri ben retribuiti sedicenti statisti, a cominciare dal traballante sindaco Giorgio Magliocca.
Al di là dei commenti dei buontemponi, tutti a Pignataro Maggiore di chiedono se la decisione dell’assessore Gerardo Del Vecchio sia stata davvero originata dalla voglia matta di lavorare o dalla consapevolezza che l’esperienza del traballante sindaco Giorgio Magliocca è arrivata al capolinea, affondato dal “caso Lubrano-Felicità”, vicenda che i nostri pochi ma affezionati lettori ben conoscono. In città si dice scherzosamente che “è finita l’erba per gli ovini”, traducendo in italiano una vecchia battuta in dialetto locale: “E’ fernut’ l’erev’ pi’ piecur’”. Senza la prospettiva di altri pascoli magliocchiani, Gerardo Del Vecchio – non sappiamo con quanta gioia – è riuscito per una volta a prendere una saggia decisione.
Rosa Parchi