UN RINTRONATO GIORGIO MAGLIOCCA DIFFONDE NOTIZIE SBAGLIATE SULL’ORARIO DI CHIUSURA POMERIDIANA DEL CIMITERO E SUL DISTANZIAMENTO, IMITATO DA CESARE CUCCARO, VINCENZO ROMAGNUOLO E GERARDO DEL VECCHIO – LA PROTEZIONE CIVILE CREA ANCH’ESSA CONFUSIONE, SEGUITA A RUOTA DA ALBERTO PARENTE

PIGNATARO MAGGIORE – Una sorta di “gabinetto di guerra” si è dovuto consultare a Pignataro Maggiore, manco si fosse deciso di bombardare la confinante frazione Pantuliano per sottrarla alla giurisdizione del Comune di Pastorano e farne militarmente un’appendice del quartiere pignatarese di Partignano. L’imperialismo paesano però non c’entra, per fortuna, anche se l’ordinanza sindacale che è stata emessa riporta la data del 28 ottobre 2020, anniversario della mussoliniana “Marcia su Roma” del 1922. Più semplicemente il traballante sindaco Giorgio Magliocca doveva decidere gli orari di apertura del cimitero in occasione dei giorni dedicati dalla pietà popolare alla commemorazione dei defunti e ha fatto sapere di essersi sentito per arrivare alla fatale determinazione con altri strateghi che come lui affollano Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale: il delegato alle politiche cimiteriali Cesare Cuccaro e gli assessori rispettivamente alla Protezione civile, Vincenzo Romagnuolo, e alla Polizia locale, Gerardo del Vecchio. Non consultato – e se ne ignora la motivazione – il comandante dei vigili urbani, Alberto Parente.
Il simposio magliocchiano ha prodotto l’ordinanza numero – per coincidenza, siamo nel periodo adatto – 48 (del registro interno), che nella Smorfia napoletana è “il morto che parla”; documento rubricato nel registro generale con il numero 57 che, invece, fa riferimento allo “scartellato” (cioè il gobbo), cosa che potrebbe essere utile per gli eventuali scongiuri. L’ordinanza recita tra l’altro: “GIORNO DOMENICA 01.11.2020 INGRESSO CONSENTITO PER LE FINALITA’ DI CULTO: DALLE ORE 08.00 ALLE ORE 12.30 INGRESSO DALLA LETTERA A ALLA LETTERA I RELATIVA AL COGNOME DELL’INTESTATARIO DELLA SCHEDA DI FAMIGLIA ( ex capofamiglia); DALLE ORE 13.30 ALLE ORE 17.00 INGRESSO DALLA LETTERA L ALLA LETTERA Z RELATIVA AL CONGOME DELL’INTESTATARIO DELLA SCHEDA DI FAMIGLIA ( ex capofamiglia); GIORNO LUNEDI’ 02.11.2020 INGRESSO CONSENTITO PER LE FINALITA’ DI CULTO: DALLE ORE 08.00 ALLE ORE 12.30 INGRESSO DALLA LETTERA L ALLA LETTERA Z RELATIVA AL COGNOME DELL’INTESTATARIO DELLA SCHEDA DI FAMIGLIA ( ex capofamiglia); DALLE ORE 13.30 ALLE ORE 17.00 INGRESSO DALLA LETTERA A ALLA LETTERA I RELATIVA AL COGNOME DELL’INTESTATARIO DELLA SCHEDA DI FAMIGLIA ( ex capofamiglia)”. Non c’è dubbio che l’orario di chiusura pomeridiano è fissato ufficialmente alle ore 17, nei giorni del 1° e del 2 novembre. Ma non è detto che i cittadini vadano a verificare il documento ufficiale all’albo pretorio online del Comune (la suddetta ordinanza a firma del sindaco Giorgio Magliocca); molto più probabile che leggano il messaggio in materia pubblicato sulla pagina Facebook magliocchiana, che ha fatto un sacco di confusione. Giorgio Magliocca, infatti, su Facebook – sbagliando per due volte di seguito – ha indicato le ore 17,30 quale orario di chiusura pomeridiano del cimitero. E’ stato seguito a ruota dai citati tre strateghi del “gabinetto di guerra” (il delegato alle politiche cimiteriali Cesare Cuccaro e gli assessori rispettivamente alla Protezione civile, Vincenzo Romagnuolo, e alla Polizia locale Gerardo del Vecchio) che hanno ripreso il messaggio del sindaco con l’orario sbagliato, fornendo quindi pure loro informazioni errate ai cittadini.
Giorgio Magliocca è ormai completamente rintronato dall’esplodere del “caso Lubrano-Felicità”. Sempre su Facebook ha scritto che è “obbligatorio rispettare il distanziamento di 2 metri” e l’utilizzo della mascherina. Ma nella sua ordinanza il distanziamento indicato è esattamente la metà: “L’ingresso tramite il cancello principale del cimitero, sarà contingentato ad opera del personale Polizia Municipale, l’uscita che sarà consentita attraverso i due cancelli laterali del cimitero, sarà monitorata dai volontari del locale gruppo di protezione civile, il quale effettuerà anche verifiche di assembramenti all’interno del cimitero invitando gli astanti al rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, richiedendo eventualmente l’intervento del personale Polizia Municipale in caso di difficoltà operativa”.
Visto che Magliocca e gli altri tre condottieri avevano diffuso notizie sbagliate e idonee a creare confusione e disagi, la locale Protezione civile ha voluto partecipare anch’essa alla sarabanda degli errori, giusto per essere in linea con il vertice politico dell’Amministrazione comunale. Se Magliocca e compagnia avevano ricordato l’obbligo della sola mascherina (niente guanti), la Protezione civile di Pignataro Maggiore ha sottolineato su Facebook che “E’ FATTO OBBLIGO, NESSUNO ESCLUSO, DI INDOSSARE IDONEI D.P.I. (dispositivi di protezione individuale quali MASCHERINA E GUANTI)”. A rendere ancora più incasinato il quadro ci si è messo anche il comandante dei vigili urbani che ha a sua volta rilanciato il messaggio (con guanti) della Protezione civile. Ma nell’ordinanza sindacale non si precisa in alcun modo se si tratti di mascherine, di guanti o di tutti e due: “E’ fatto obbligo ai visitatori di indossare idonei DPI”.
Insomma, se Giorgio Magliocca è sicuramente rintronato, a Palazzo Scorpio tutti gli altri – dicono scherzosamente i buontemponi della piazza – non sembrano trovarsi in una condizione migliore.

ordinanza

Rosa Parchi

UN RINTRONATO GIORGIO MAGLIOCCA DIFFONDE NOTIZIE SBAGLIATE SULL’ORARIO DI CHIUSURA POMERIDIANA DEL CIMITERO E SUL DISTANZIAMENTO, IMITATO DA CESARE CUCCARO, VINCENZO ROMAGNUOLO E GERARDO DEL VECCHIO – LA PROTEZIONE CIVILE CREA ANCH’ESSA CONFUSIONE, SEGUITA A RUOTA DA ALBERTO PARENTEultima modifica: 2020-10-30T18:36:00+01:00da davidema2
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