IL DEPURATORE COMUNALE DI PIGNATARO MAGGIORE ANCORA SOTTO SEQUESTRO COME È DIMOSTRATO DALLE FOTO CHE PUBBLICHIAMO – ADESSO I CITTADINI E I MILITANTI AMBIENTALISTI CHIEDONO DI CONOSCERE I NOMI DEGLI INDAGATI NELL’INCHIESTA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER DELITTI COLPOSI CONTRO LA SALUTE PUBBLICA

PIGNATARO MAGGIORE – Il depuratore comunale di Pignataro Maggiore ancora sotto sequestro come è dimostrato dalla fotografie scattate mercoledì 16 settembre 2020 dal giornalista Enzo Palmesano. Il 7 settembre 2020 i segni del sequestro erano scomparsi, evidentemente in maniera temporanea per consentire l’accesso a personale tecnico. Il provvedimento era stato notificato agli inquilini di Palazzo Scorpio (sede dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore) il 22 agosto 2020: su disposizione della Procura della Repubblica competente, nell’ambito del procedimento penale numero 11695/2020, i carabinieri forestali della Stazione di Castel Volturno, con il comandante maresciallo Marvin Trimarchi, avevano sottoposto a sequestro il depuratore a norma dell’articolo 321 del codice di procedura penale. Il pubblico ministero procede per il reato previsto e punito dall’articolo 452 del codice penale (“delitti colposi contro la salute pubblica”); da qui l’emissione di un decreto di sequestro preventivo con richiesta di convalida inoltrata al giudice delle indagini preliminari.
I cittadini e i militanti ambientalisti pignataresi ora attendono di conoscere i nomi degli indagati per una vicenda che ha provocato grande fibrillazione a Palazzo Scorpio per i politici e per qualche funzionario. Un allarme che appare evidente pure nella deliberazione di Giunta comunale numero 109 del 25 agosto 2020 (per la nomina di un legale, l’avvocato Carlo De Stavola) dove si legge tra l’altro quanto segue: “In data 22/08/2020 veniva notificato a questo Ente un decreto preventivo di sequestro con richiesta di convalida al G.I.P. nel p. p. 11695/2020 a carico di ignoti per art. 452 bis c.p.; tale sequestro atteneva al mancato funzionamento delle pompe a servizio dell’impianto di epurazione delle acque reflue urbane, sito in località Crocelle del Comune di Pignataro Maggiore distinti in catasto al foglio 17 particella 5276; il funzionamento dell’impianto nel suo complesso ed in particolare per quanto attiene il ciclo di depurazione è affidato con delega di responsabilità alla ditta “ETICA spa” e solo ad essa va ad imputarsi la condotta a dir poco negligente che ha portato alla richiesta di sequestro preventivo in parola; pur tuttavia la stessa ditta “ETICA spa” come risulta dalle comunicazioni intercorse con l’Ente comunale sta provvedendo al reperimento dei macchinari (pompe) per la riattivazione dell’impianto che presumibilmente potrà avvenire nell’imminenza qualora sarà disposto il dissequestro del sito per l’esecuzione delle lavorazioni necessarie a ristabilire il ciclo di depurazione; sarà cura di questo Ente seguire, monitorare con assiduità tutte le operazione necessaria affinché la summenzionata ditta provveda a dare corretto adempimento agli obblighi contrattuali per ristabilire i parametri chimici e riportarli nella norma e nei limiti consentiti; sarà, altresì, ancora cura di questo Ente provvedere ad ogni azione consentita per la rivalsa in termini economici, delle spese legali e delle eventuali sanzioni o responsabilità che andranno a delinearsi nel procedimento in corso a danno della ditta “ETICA spa”.

Rosa Parchi

IL DEPURATORE COMUNALE DI PIGNATARO MAGGIORE ANCORA SOTTO SEQUESTRO COME È DIMOSTRATO DALLE FOTO CHE PUBBLICHIAMO – ADESSO I CITTADINI E I MILITANTI AMBIENTALISTI CHIEDONO DI CONOSCERE I NOMI DEGLI INDAGATI NELL’INCHIESTA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER DELITTI COLPOSI CONTRO LA SALUTE PUBBLICAultima modifica: 2020-09-16T18:54:35+02:00da davidema2
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