“CASO LUBRANO” SEMPRE PIÙ ESPLOSIVO NELLA “SVIZZERA DEI CLAN”: ROSSELLA DEL VECCHIO ASSENTE A QUATTRO RIUNIONI CONSECUTIVE DELLA GIUNTA COMUNALE IN APERTA POLEMICA CON IL SINDACO GIORGIO MAGLIOCCA – INSISTENTI VOCI INCONTROLLATE (E NON CONFERMATE) SECONDO CUI L’ASSESSORE ALLA CULTURA POTREBBE DIMETTERSI

PIGNATARO MAGGIORE – Con quella del 16 giugno 2020 sono arrivate a quota quattro le riunioni consecutive di Giunta comunale in videoconferenza che hanno fatto registrare le sintomatiche assenze dell’assessore alla cultura Rossella Del Vecchio. In precedenza era stata assente alle sedute del 23 e del 28 maggio e del 9 giugno 2020 (a parte pubblichiamo quattro deliberazioni di Giunta comunale da cui risultano le citate assenze). L’ultima sua presenza in una riunione degli organi dell’Amministrazione di Pignataro Maggiore era stata registrata al Consiglio comunale del 26 maggio 2020, quando l’assessore alla cultura aveva lanciato un devastante siluro contro il sindaco Giorgio Magliocca, che è anche commissario provinciale di Forza Italia e presidente della Provincia di Caserta (e pertanto componente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza con il prefetto, il questore e i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza). Nel corso della drammatica seduta consiliare Rossella Del Vecchio aveva affermato, nella sostanza, che era stato soltanto Giorgio Magliocca a volere il partenariato con il famoso “Gruppo sociale La Felicità”, l’associazione culturale i cui componenti sono tutti o amici o parenti della famiglia Lubrano (quella del defunto capomafia “don” Vincenzo Lubrano, condannato all’ergastolo per l’omicidio Imposimato). E che lei, Rossella Del Vecchio, non c’entrava proprio nulla con l’imbarazzante vicenda, pur figurando in una deliberazione di Giunta comunale del 4 luglio 2019 – appunto insieme con il sindaco – quale proponente dell’accordo ovviamente “per la legalità” e contro la camorra.
L’occasione per il lancio del siluro rosselliano era stata offerta dalla discussione su un’interrogazione presentata dal gruppo consiliare di minoranza “Noi con il Cuore” (Piergiorgio Mazzuoccolo, Maria Bonacci, Giuseppe De Lucia), che abbiamo già pubblicato integralmente a corredo di un precedente articolo. L’intervento dell’assessore Rossella Del Vecchio così era stato sintetizzato nella deliberazione di Consiglio comunale numero 1 del 26 maggio 2020, per la parte relativa alla clamorosa presa di distanze dal sindaco: “Prende la parola il Consigliere Del Vecchio R. per precisare che, sebbene promotrice della proposta, innanzitutto non ha avuto modo di prendere visione della convocazione aggiuntiva dell’ o.d.g. del Consiglio Comunale comprendente la discussione relativa all’interrogazione ed inoltre precisa che avrebbe voluto stipulare il partenariato con l’associazione “Città del Sole”, ma che l’associazione prese del tempo per pensarci, però alla fine comunicarono di non essere disponibili per loro impegni. Precisa di non essere nemmeno a conoscenza dell’esistenza di questa associazione con cui fu stipulato il partenariato e quindi non è stata sua l’idea di farla partecipare”. Quindi, aggiungiamo noi (interpretando il pensiero autentico dell’assessore Rossella Del Vecchio), l’idea lubranesca era stata del sindaco e se la prefettura e la magistratura vogliono lumi faranno bene a chiederli a lui che è un grande combattente dell’anticamorra, pure con il contributo dell’associazione che fa riferimento alla moglie di Gaetano Lubrano (Angela Valente, segretario del sodalizio culturale).
In queste ore si rincorrono sempre più incontrollate (e non confermate) le voci secondo le quali l’assessore Rossella Del Vecchio starebbe meditando sulla possibilità di dimettersi. A Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore (famigerata città conosciuta quale “Svizzera dei clan”), la tensione è altissima. Nell’opinione pubblica locale si sente dire che Rossella Del Vecchio, in aperta polemica con Giorgio Magliocca, ha davanti a sé un’unica strada, proprio quella delle dimissioni dalle cariche di assessore e di consigliere comunale. A meno che non voglia costringere il sindaco a destituirla dalla carica di assessore e restare in Consiglio comunale da consigliere semplice, sparando a zero ad ogni occasione contro Giorgio Magliocca per l’accordo con l’associazione legata alla famiglia Lubrano e per altre vicende a lei note di rilevanza politica. Sarebbe una guerra senza esclusione di colpi e dagli sviluppi imprevedibili.
Ormai Rossella Del Vecchio ci ha abituati alle sorprese. Dopo il siluro scagliato in Consiglio comunale contro Giorgio Magliocca il 26 maggio 2020 è infatti emersa l’esistenza di una mail del 26 luglio 2019 (una esplosiva PEC-bomba) in cui chiedeva al dirigente comunale dei servizi amministrativi, dottor Salvatore Vito, accertamenti sul “Gruppo sociale La Felicità”. Non lo diceva espressamente nella PEC (posta elettronica certificata, che ha il valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno), ma l’assessore alla cultura chiedeva accertamenti antimafia, voleva che il funzionario comunale informasse la prefettura in quanto “sono venuta a conoscenza della compagine sociale che, da atto costitutivo, comporrebbe l’associazione ‘Gruppo sociale La Felicità’” (nostra traduzione: c’è la moglie di Gaetano Lubrano). E così il funzionario comunale in data 30 luglio 2019 chiedeva alla prefettura accertamenti antimafia sull’associazione lubranesca, dei cui risultati informeremo prossimamente i nostri lettori; stiamo facendo in merito ancora delle verifiche e sentendo alcune fonti fiduciarie. Una PEC-bomba che aveva avuto l’effetto di bloccare le iniziative “anticamorra” che Giorgio Magliocca avrebbe voluto incredibilmente, assurdamente organizzare con un’associazione legata alla famiglia Lubrano.

prima-assenza

quarta-assenza

seconda-assenza

terza-assenza

Pec-bomba

Felicità-Consiglio-comunale

Rosa Parchi

“CASO LUBRANO” SEMPRE PIÙ ESPLOSIVO NELLA “SVIZZERA DEI CLAN”: ROSSELLA DEL VECCHIO ASSENTE A QUATTRO RIUNIONI CONSECUTIVE DELLA GIUNTA COMUNALE IN APERTA POLEMICA CON IL SINDACO GIORGIO MAGLIOCCA – INSISTENTI VOCI INCONTROLLATE (E NON CONFERMATE) SECONDO CUI L’ASSESSORE ALLA CULTURA POTREBBE DIMETTERSIultima modifica: 2020-06-17T17:42:22+02:00da davidema2
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