“SVIZZERA DEI CLAN”, CRESCE L’IMBARAZZO IN FORZA ITALIA PER IL GRAVISSIMO “CASO GIORGIO MAGLIOCCA”: NESSUNA SOLIDARIETÀ ALL’INDIFENDIBILE COMMISSARIO PROVINCIALE DEL PARTITO – DA SINDACO DI PIGNATARO MAGGIORE HA FIRMATO UN ACCORDO DI PARTENARIATO CON UN’ASSOCIAZIONE CHE FA RIFERIMENTO ALLA FAMIGLIA LUBRANO

PIGNATARO MAGGIORE – Cresce l’imbarazzo in Forza Italia come è dimostrato dal silenzio tombale con il quale è stata accolta l’inchiesta giornalistica che ha fatto scoppiare il “caso Giorgio Magliocca”: nessuna solidarietà al commissario provinciale casertano dai suoi colleghi di partito. Giorgio Magliocca è assolutamente indifendibile, tanto più che da presidente della Provincia fa parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza con il prefetto, il questore e i comandanti dei carabinieri e della Guardia di Finanza: come è noto il sindaco di Pignataro Maggiore ha firmato un accordo di partenariato “per la legalità” e contro la camorra con l’associazione culturale “Gruppo sociale La Felicità” che fa riferimento ad Angela Valente, moglie di Gaetano Lubrano. Quest’ultimo (figlio del defunto capomafia “don” Vincenzo Lubrano) è stato condannato in primo grado con il fratello Giuseppe Lubrano (pregiudicato, già sottoposto a sorveglianza speciale) per violenza privata con l’aggravante camorristica ai danni del giornalista e scrittore Salvatore Minieri. Giuseppe e Gaetano Lubrano, inoltre, sono fratelli del defunto Raffaele Lubrano detto “Lello” (ucciso in un regolamento di conti dal “clan dei casalesi” il 14 novembre 2002), il boss mafioso con il quale Giorgio Magliocca, allora consigliere provinciale di An in carica, ebbe vari incontri alla vigilia delle elezioni amministrative di Pignataro Maggiore del 2002 in cui fu eletto sindaco per la prima volta. Arrestato l’11 marzo 2011 con le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e omissione di atti d’ufficio con l’aggravante camorristica, Giorgio Magliocca è stato assolto in via definitiva “perché il fatto non sussiste” e gli è stato riconosciuto un risarcimento per “ingiusta detenzione” di 90.000 Euro. Ma gli incontri di Giorgio Magliocca con il boss mafioso Lello Lubrano sono stati sempre confermati, in tutte le sedi, inoppugnabilmente. Presidente del “Gruppo sociale La Felicità” è Salvatore Sala, per gli amici (compresi Giuseppe e Gaetano Lubrano) “Salvo”; Angela Valente signora Lubrano ricopre la carica di segretario del sodalizio. L’accordo sopra citato è al centro di una deliberazione di Giunta comunale, la numero 106 del 4 luglio 2019, avente ad oggetto: “Richiesta dell’associazione culturale ‘Gruppo sociale ‘La Felicità’ – Approvazione progetto e schema di partenariato – Delibera di Giunta regionale n. 169 del 24-4-2019”, approvata all’unanimità dei presenti (il sindaco Giorgio Magliocca e gli assessori Rossella Del Vecchio e Vincenzo Romagnuolo, assenti gli assessori Gerardo Del Vecchio e Antonio Palumbo).
Allegati alla deliberazione ci sono pure altri scottanti documenti. La cooperativa “Apeiron” cui sono stati affidati in gestione beni confiscati alla camorra a Pignataro Maggiore, città tristemente conosciuta quale “Svizzera dei clan”, ha firmato due protocolli d’intesa in materia di immigrazione con la stessa associazione “Gruppo sociale La Felicità”. Naturalmente il sedicente grande combattente dell’anticamorra sindaco Giorgio Magliocca non poteva far mancare la sua “benedizione” per i due suddetti protocolli “Apeiron-Felicità”.
I vertici regionali e nazionali di Forza Italia sanno quali sono i due indirizzi di posta elettronica dell’autorevole associazione culturale pignatarese che fa capo alla famiglia Lubrano? Li ha indicati il presidente dello stesso sodalizio, Salvatore Sala, in una istanza inviata alla Regione Campania per chiedere un finanziamento di 24.000 Euro (negato). I due indirizzi sono incredibilmente i seguenti: aaggcomunepignatarom@libero.itserviziamministrativi.comunepignataro@legamail.it; ciò dimostra che per mandare una mail al “Gruppo sociale La Felicità” (famiglia Lubrano) bisogna scrivere agli uffici dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore guidata dal sindaco Giorgio Magliocca (il soggetto che incontrava il boss mafioso Lello Lubrano). Un intreccio da brividi.
Davanti a un simile scenario, tutti gli esponenti di Forza Italia, a livello nazionale e a livello regionale, evidentemente non se la sono sentita di prendere una posizione ufficiale in difesa di Giorgio Magliocca. Intanto si attendono le decisioni della prefettura e della magistratura sulla delicatissima e gravissima vicenda.

Rosa Parchi

“SVIZZERA DEI CLAN”, CRESCE L’IMBARAZZO IN FORZA ITALIA PER IL GRAVISSIMO “CASO GIORGIO MAGLIOCCA”: NESSUNA SOLIDARIETÀ ALL’INDIFENDIBILE COMMISSARIO PROVINCIALE DEL PARTITO – DA SINDACO DI PIGNATARO MAGGIORE HA FIRMATO UN ACCORDO DI PARTENARIATO CON UN’ASSOCIAZIONE CHE FA RIFERIMENTO ALLA FAMIGLIA LUBRANOultima modifica: 2020-05-12T17:40:31+02:00da davidema2
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