PIGNATARO MAGGIORE – I buontemponi pignataresi, che tanto si divertono per le pose militaresche del feldmaresciallo Giorgio Magliocca, ci segnalano che il sindaco di Pignataro Maggiore è tornato a citare i carabinieri in una sua ordinanza, la numero 40 registro generale del 7 maggio 2020, oggetto: “MISURE DI CONTRASTO ALL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19 – CHIUSURA AL PUBBLICO DELLE AREE PUBBLICHE SUL TERRITORIO COMUNALE E DIVIETO DI ASSEMBRAMENTO”. Ovviamente, dopo la bacchettata del Prefetto, Giorgio Magliocca si è guardato bene dal dare ordini alla locale Stazione carabinieri, limitandosi alla seguente formula: “(…) Trasmettere la presente, per quanto di specifica competenza, al Comando Polizia Municipale di Pignataro Maggiore. Il presente atto viene inviato, per opportuna conoscenza, all’Ill.mo Sig. Prefetto di Caserta e al Comando Stazione Carabinieri di Pignataro Maggiore”.
L’allegra compagnia dei buontemponi (autoribattezzatisi buon-tamponi, in tempi di Coronavirus) ci informa “per opportuna conoscenza” che si sta facendo delle grandissime risate per la suddetta formula escogitata dal Feldmaresciallo e che va sempre con il pensiero alle altre involontariamente comiche sortite magliocchiane in materia. Nell’ordinanza numero 27 registro generale del 22 marzo 2020, oggetto: “MISURE DI CONTRASTO ALL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19”, il sindaco aveva tra l’altro scritto che “i carabinieri della Stazione di Pignataro Maggiore provvedono al rispetto di tale ordinanza”. Successivamente con l’ordinanza numero 29 registro generale del 25 marzo 2020, oggetto “MISURE DI CONTRASTO ALL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19. NUOVI ORARI DI APERTURA ESERCIZI COMMERCIALI SUL TERRITORIO COMUNALE”, il feldmaresciallo Magliocca era andato ancora più in là scrivendo: “DISPONE al Comando di Polizia Locale, ai Carabinieri e alle restanti Forze dell’Ordine operanti sul territorio ai quali la presente ordinanza è trasmessa, di porre in essere le necessarie azioni di prevenzione e di controllo sul territorio, ai fini dell’esatta e puntuale applicazione delle suesposte prescrizioni”. E le “restanti Forze dell’Ordine operanti sul territorio” sono i poliziotti della questura di Caserta e la Guardia di Finanza.
Affermazioni del tutto campate in aria perché il sindaco non poteva dare disposizioni né ai carabinieri né alla Questura né alla Guardia di Finanza, come sarebbe stato poi sottolineato nel corso di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, organismo di cui Giorgio Magliocca fa parte quale presidente della Provincia. Nella nota della Prefettura che pubblichiamo integralmente si leggeva che “nessuna ordinanza può contemplare prescrizioni per gli operatori delle forze di polizia (il cui coordinamento è riservato al prefetto e al questore)”. Con la coda tra le gambe, Giorgio Magliocca era stato quindi costretto a emettere un’altra ordinanza sul tema, la numero 30 registro generale del 27 marzo 2020, stavolta senza alcun riferimento ai carabinieri della Stazione di Pignataro Maggiore e alle “restanti Forze dell’Ordine operanti sul territorio”.
Pubblichiamo il testo integrale delle quattro citate divertenti ordinanze magliocchiane, contrassegnate dai numeri 27, 29, 30 e 40. Mentre i buon-tamponi si chiedono che cosa ci stia a fare Giorgio Magliocca nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza se non era riuscito a capire che non poteva dare ordini a carabinieri, Questura e Guardia di Finanza; e non ci sarebbe mai arrivato da solo se il prefetto non glielo avesse spiegato con un’apposita nota, facendo seguito a una riunione del “Comitato”. Bacchettata prefettizia scritta e orale per il feldmaresciallo Giorgio Magliocca.
Rosa Parchi