“SVIZZERA DEI CLAN”, SCOPPIA ANCHE ALLA REGIONE CAMPANIA IL “CASO APEIRON”: RIFLETTORI PUNTATI PER LA PIOGGIA DI SOLDI SUI BENI CONFISCATI ALLA CAMORRA E SULLA COOPERATIVA CHE HA FIRMATO DUE PROTOCOLLI D’INTESA IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE CHE FA RIFERIMENTO ALLA MOGLIE DI GAETANO LUBRANO

PIGNATARO MAGGIORE – Scoppia anche alla Regione il “caso Apeiron”: adesso si accenderanno i riflettori per la pioggia di soldi sui beni confiscati alla camorra e sulla suddetta cooperativa. Denaro di cui ha dato notizia l’assessore pignatarese con delega ai beni confiscati Vincenzo Romagnuolo con il seguente messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook il 28 gennaio 2020, in merito al decreto dirigenziale regionale numero 2 del 24 gennaio 2020: “Por Campania 2014-2020- “Supporto alla gestione dei beni confiscati” – Grazie all’impegno ed ai risultati raggiunti in questi anni dalla coop Apeiron siamo riusciti ad ottenere un finanziamento di 147.000 euro questi fondi permetteranno l’acquisto di beni ed attrezzature funzionali alla realizzazione di impianti produttivi sui beni confiscati alla criminalità organizzata presenti sul nostro territorio ed alla diffusione del marchio realizzato dalla stessa coop denominato “100 moggi”. E non solo Romagnuolo. Anche il grande capo di “Apeiron”, Emiliano Sanges, ha dato buone notizie (per lui), ugualmente con un messaggio su Facebook, in data 13 febbraio 2020: “Con Decreto Dirigenziale n. 12 del 20/12/2019 pubblicato nel BURC n. 80 del 23 dicembre 2019 diventiamo ufficialmente Ente di formazione professionale accreditato presso la Regione Campania. Comincia un nuovo percorso complesso ed entusiasmante il cui valore aggiunto è dato, ancora una volta, dal Riutilizzo Sociale di un bene confiscato alle mafie vale a dire “Villa Imposimato”. Continuiamo a trasformare luoghi di morte in luoghi di speranza , di crescita e di confronto. In questo percorso non siamo soli è obbligo ringraziare i cittadini di Pignataro Maggiore, l’ufficio tecnico del Comune, i vigili urbani e i carabinieri di Pignataro, l’Amministrazione e ancora gli scout, le associazioni e la Lega delle cooperative, Libera e il Comitato Don Peppe Diana. Solo grazie a questa rete possiamo dire che….oggi, in questo luogo, la camorra ha perso. Ad Maiora”.
Emiliano Sanges non è entrato nel dettaglio nel ringraziare le “associazioni”, ma c’è una bomba atomica piazzata sotto il suo impero. La cooperativa “Apeiron” cui sono stati affidati in gestione beni confiscati alla camorra a Pignataro Maggiore, città tristemente conosciuta quale “Svizzera dei clan”, ha infatti firmato due protocolli d’intesa con l’ormai famosa associazione denominata “Gruppo sociale La Felicità” che fa riferimento ad Angela Valente, moglie di Gaetano Lubrano. Quest’ultimo (figlio del defunto capomafia “don” Vincenzo Lubrano) è stato condannato in primo grado con il fratello Giuseppe Lubrano (pregiudicato, già sottoposto a sorveglianza speciale) per violenza privata con l’aggravante camorristica ai danni del giornalista e scrittore Salvatore Minieri. Giuseppe e Gaetano Lubrano, inoltre, sono fratelli del defunto Raffaele Lubrano detto “Lello” (ucciso in un regolamento di conti dal “clan dei casalesi” il 14 novembre 2002), il boss mafioso con il quale Giorgio Magliocca, allora consigliere provinciale di An in carica, ebbe vari incontri alla vigilia delle elezioni amministrative di Pignataro Maggiore del 2002 in cui fu eletto sindaco per la prima volta. Arrestato l’11 marzo 2011 con le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e omissione di atti d’ufficio con l’aggravante camorristica, Giorgio Magliocca è stato assolto in via definitiva “perché il fatto non sussiste” e gli è stato riconosciuto un risarcimento per “ingiusta detenzione” di 90.000 Euro. Ma gli incontri di Giorgio Magliocca con il boss mafioso Lello Lubrano sono stati sempre confermati, in tutte le sedi, inoppugnabilmente. Presidente del “Gruppo sociale La Felicità” è Salvatore Sala, per gli amici (compresi Giuseppe e Gaetano Lubrano) “Salvo”; Angela Valente signora Lubrano ricopre la carica di segretario del sodalizio.
Naturalmente il sedicente grande combattente dell’anticamorra sindaco pignatarese Giorgio Magliocca, che è anche presidente della Provincia di Caserta (quindi componente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza) e commissario provinciale di Forza Italia non poteva far mancare la sua “benedizione” per i due protocolli all’insegna della legalità e dell’antimafia. Pubblichiamo uno stralcio del curriculum dell’associazione culturale “Gruppo sociale La Felicità” e i due protocolli d’intesa che ha firmato nelle date del 29 gennaio 2018 e del 25 maggio 2018 con la cooperativa “Apeiron”, rispettivamente per l’anno 2018 e per il triennio 2018-2020. Questi esplosivi documenti sono finiti sul tavolo di Giorgio Magliocca e da lui condivisi, come è dimostrato dal fatto che fanno parte integrante della deliberazione di Giunta comunale, la numero 106 del 4 luglio 2019, avente ad oggetto: “Richiesta dell’associazione culturale ‘Gruppo sociale ‘La Felicità’ – Approvazione progetto e schema di partenariato – Delibera di Giunta regionale n. 169 del 24-4-2019”. deliberazione di Giunta comunale, approvata all’unanimità dei presenti (il sindaco Giorgio Magliocca e gli assessori Rossella Del Vecchio e Vincenzo Romagnuolo, assenti gli assessori Gerardo Del Vecchio e Antonio Palumbo).

Rosa Parchi

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“SVIZZERA DEI CLAN”, SCOPPIA ANCHE ALLA REGIONE CAMPANIA IL “CASO APEIRON”: RIFLETTORI PUNTATI PER LA PIOGGIA DI SOLDI SUI BENI CONFISCATI ALLA CAMORRA E SULLA COOPERATIVA CHE HA FIRMATO DUE PROTOCOLLI D’INTESA IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE CHE FA RIFERIMENTO ALLA MOGLIE DI GAETANO LUBRANOultima modifica: 2020-04-21T10:14:45+02:00da davidema2
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