CARROZZONE “PIGNATARO PATRIMONIO SRL”: IL TRIBUNALE CONDANNA IL “VITIELLO D’ORO” – L’EX PRESIDENTE DELLA MUNICIPALIZZATA PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI DOVRÀ ANCHE RISARCIRE IL COMUNE DI PIGNATARO MAGGIORE

PIGNATARO MAGGIORE – Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, seconda sezione monocratica, in data 13 maggio 2015, ha emesso una sentenza relativa al carrozzone mangiasoldi “Pignataro Patrimonio Srl”, condannando l’ex presidente, ingegnere Giuseppe Vitiello, alla pena di diecimila Euro di ammenda, al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile – il Comune di Pignataro Maggiore, rappresentato dall’avvocato Giovanni Merola – da liquidarsi in separata sede.

Giuseppe Vitiello (noto come il “Vitiello d’oro” per gli sperperi della municipalizzata per la raccolta dei rifiuti) è stato riconosciuto responsabile per il capo “A” dell’imputazione perché “quale legale rappresentante della “Pignataro Patrimonio Srl”, gestore del sito di stoccaggio rifiuti urbani, consentendo che il percolato fuoriuscisse da un cassone contenente RSU e non effettuando una corretta impermeabilizzazione del suolo, smaltiva impropriamente rifiuti speciali non pericolosi allo stato liquido depositandoli in modo incontrollato sul suolo del piazzale della ditta “Pignataro Patrimonio srl”. Per il capo “B” dell’imputazione – relativo allo scarico delle acque reflue, in quanto la “Pignataro Patrimonio Srl” gestiva anche il depuratore comunale – Giuseppe Vitiello è stato assolto (insieme con il co-imputato Giorgio Magliocca, ex sindaco di Pignataro Maggiore) “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”. Pubblichiamo in coda a questo articolo il dispositivo emesso dal giudice monocratico dottoressa Rosetta Stravino. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.

La notizia della condanna dell’ingegnere Giuseppe Vitiello per violazione di norme in materia ambientale arriva proprio mentre è impegnato quale candidato al Consiglio regionale, nella lista della provincia di Bari, sotto il simbolo dei “Verdi – Puglia ecologista e civica”. Sicuramente un motivo di imbarazzo per il “Vitiello d’oro” e per i suoi attuali compagni di strada nella campagna elettorale.

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Rosa Parchi

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