ANNULLATO PER ILLEGITTIMITÀ UN CONCORSO PER TRE AVVOCATI DIRIGENTI DEL COMUNE DI ROMA – RISULTATO DELLE TRE PROVE SCRITTE: IL GIURISTA PIÙ PREPARATO ERA L’ALEMANNIANO DI FERRO GIORGIO MAGLIOCCA

PIGNATARO MAGGIORE – Con determinazione dirigenziale numero 759 del 23 aprile 2014 – documento che pubblichiamo in coda a questo articolo, a beneficio dei nostri pochi ma affezionati lettori -, il direttore del dipartimento risorse umane di Roma Capitale ha disposto l’annullamento d’ufficio in autotutela del concorso pubblico, per esami, per il conferimento di tre posti nel profilo professionale di avvocato dirigente a tempo indeterminato indetto con determinazione dirigenziale numero 3309 del 23 dicembre 2011. Un concorso di cui si avvertì la cogente necessità mentre era sindaco di Roma Giovanni Alemanno (del centrodestra) e che, al contrario, è stato stoppato perché “connotato da illegittimità” ora che primo cittadino è diventato Ignazio Marino (del centrosinistra), quest’ultimo eletto a giugno 2013.

Si tratta di un concorso che interessa molto da vicino anche i cittadini di Pignataro Maggiore (oltre, naturalmente, quelli romani) in quanto il giurista che risultava essere il più preparato in assoluto, a conclusione delle tre prove scritte, era l’ex sindaco pignatarese Giorgio Magliocca, naturalmente pronto a surclassare tutti gli altri numerosissimi concorrenti – come si può immaginare – pure alla prova orale, il cui calendario era stato già fissato dal 28 gennaio 2014 al 6 febbraio 2014. Peccato che con determinazione dirigenziale numero 100 del 20 gennaio 2014, lo stesso dipartimento risorse umane del Comune di Roma aveva provveduto a sospendere in via cautelare l’espletamento della suddetta prova orale; provvedimento poi seguito – come si è visto – dall’annullamento del concorso con determinazione numero 759 del 23 aprile 2014.

Le tre prove scritte – la cui correzione era cominciata il 21 marzo 2013 e si era conclusa il 3 dicembre 2013 – avevano sancito la schiacciante superiorità dell’ex sindaco di Pignataro Maggiore ed ex consigliere provinciale Giorgio Magliocca che aveva ottenuto 28/30 in diritto civile e diritto processuale civile; 28/30 in diritto penale e diritto processuale penale; 27/30 in diritto amministrativo e diritto processuale amministrativo. Pubblichiamo in coda a questo articolo i risultati delle tre prove scritte del concorso in questione.

Non sappiamo se le denunciate “illegittimità” possano finire sotto i riflettori della Procura della Repubblica di Roma per eventuali approfondimenti. Ma di certo è destinato a suscitare parecchia curiosità nel mondo giornalistico e nel mondo politico (sia a Roma sia a Pignataro Maggiore) il fatto che sia risultato proprio Giorgio Magliocca il giurista più preparato in assoluto a conclusione delle tre prove scritte del concorso. Giorgio Magliocca, infatti, è ben noto alle cronache politiche (per essere un fedelissimo di Giovanni Alemanno); e alle cronache giudiziarie perché – pluri-indagato e pluri-imputato per gravi reati – è sotto processo anche per vicende di camorra nello scenario di una città (la molto famigerata Pignataro Maggiore) conosciuta come “la Svizzera dei clan”, feudo della potente e sanguinaria famiglia mafiosa dei Lubrano, imparentata con i Nuvoletta di Marano di Napoli e alleata dei “corleonesi” di Totò Riina. Arrestato l’11 marzo 2011 con le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e omissione di atti d’ufficio con l’aggravante camorristica, Giorgio Magliocca è stato miracolosamente assolto in primo grado con il rito abbreviato “perché il fatto non sussiste” dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Napoli e ora è in attesa del processo d’appello chiesto dal valoroso pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Napoli dottor Giovanni Conzo (prossima udienza 24 giugno 2014). Nell’inchiesta è stato ampiamente confermato che da consigliere provinciale di An in carica Giorgio Magliocca – tra la fine del 2001 e l’inizio del 2002, alla vigilia delle elezioni amministrative nelle quali sarebbe stato eletto sindaco di Pignataro Maggiore per la prima volta – si era incontrato almeno in tre occasioni (non casuali, ma ampiamente preparate e concordate) con il boss mafioso Raffaele Lubrano detto “Lello”, poi ucciso il 14 novembre 2002 in agguato del “clan dei casalesi”.

Sul piano politico e amicale, sono strettissimi i rapporti di Giorgio Magliocca (un impiegato semplice del Comune di Roma) con Giovanni Alemanno, come è dimostrato dalla nomina – graziosamente senza concorso – a dirigente a tempo determinato con deliberazione numero 270 del 3 agosto 2010 della Giunta comunale di Roma, per un costo complessivo annuo di quasi novantamila Euro (per la precisione 87.541,90). Incarico poi revocato – a seguito dell’arresto di Giorgio Magliocca per fatti di camorra – con deliberazione numero 280 del 3 agosto 2011 della Giunta capitolina. Pubblichiamo in coda a questo articolo le due citate deliberazioni della Giunta alemanniana.

Cari lettori di “Pignataro Maggiore News”, abbiamo concluso il racconto di questo nuovo capitolo del magliocchismo. Ora siamo curiosi di sapere – così come lo siete voi – se al Comune di Roma succederà un terremoto.

deliberazione-incarico

deliberazione-revoca

determinazione-annullamento

Rosa Parchi

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