RIFLETTORI ACCESI A LIVELLO NAZIONALE: GLI AFFARI DELLA FAMIGLIA CATURANO E DEL “CLAN DEI CASALESI” CITATI ANCHE IN UNA INTERPELLANZA PARLAMENTARE DEL SENATORE CARLO GIOVANARDI

PASTORANO – Emergono sempre più numerosi i segnali di attenzione – a livello anche nazionale – sugli affari della famiglia Caturano, che pure nell’Agro caleno, a Pastorano, dispiega il suo enorme potere economico e di condizionamento politico. Questa volta un nostro collega giornalista – che segue con interesse le inchieste di “Pignataro Maggiore News”, sulla famiglia Caturano e su tutto il resto – ci ha inviato il testo di una interpellanza parlamentare presentata a Palazzo Madama giovedì 21 marzo 2013, seduta numero 3, dal senatore Carlo Giovanardi, all’epoca esponente del Pdl e ora facente parte del gruppo del Nuovo Centrodestra. Una vicenda riguardante uno scenario molto complesso e inquietante. Ecco di seguito il testo integrale della sopra citata interpellanza, recante il numero 2-00001:

“GIOVANARDI – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’interno – Premesso che:

la procura della Repubblica di Firenze ha proceduto al sequestro dei cantieri della TAV a Firenze e indagato 31 persone per associazione a delinquere, truffa, corruzione, traffico illecito di rifiuti, frode in pubbliche forniture, eccetera;

secondo quanto riferito dalla stampa (si veda “Il Resto del Carlino” del 17 gennaio 2013) gli inquirenti avrebbero accertato che all’illecito smaltimento e trasporto dei rifiuti avrebbero concorso i dirigenti della società vincitrice dell’appalto, la “Nodavia”, e della sua socia di maggioranza “Coopsette”, un colosso cooperativa che, secondo quanto scrive “La Gazzetta di Modena” di sabato 19 gennaio, tradizionalmente collabora con altre aziende modenesi e soprattutto ha avviato cantieri importanti nella bassa modenese, costruendo i moduli abitativi provvisori a San Felice dopo aver vinto l’appalto (che era di 7,5 milioni di euro) con un ribasso del 33 per cento, così come ha vinto l’appalto per la costruzione dei moduli abitativi di Cavezzo e San Prospero, sempre con ribassi di oltre il 30 per cento sulla base d’asta (3,3 milioni di euro);

sempre secondo quanto riferito dalla stampa (ed in particolare dal “Quotidiano nazionale” del 18 gennaio) il trasporto dei rifiuti, dopo un giro di contratti gonfiati e fondi neri, veniva addirittura gestito da un’azienda, la “Veca Sud”, “strettamente legata” al clan camorristico dei casalesi e alla famiglia Caturano,

si chiede di sapere se risulti al Governo che la “Coopsette” abbia avuto in passato rapporti di contiguità con ditte collegate alla criminalità organizzata, così come del resto è avvenuto – secondo quanto emerge da documenti esaminati dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere – con riferimento ad altri colossi cooperativi e, in caso affermativo, se tale cooperativa abbia avuto l’interdizione antimafia e le sia stata rifiutata l’iscrizione alla “white list” da parte della prefettura di Modena, visto che a ditte private modenesi, aventi sede e operanti nell’area del terremoto, sono stati notificati tali provvedimenti, assumendo rilievo secondo la prefettura, per combattere i tentativi di infiltrazione mafiosa, “profili indiziari, ovvero eventi ipotizzati come possibili” anche a prescindere dal concreto accertamento in sede penale di reati, “essendo sufficiente che dalle informazioni acquisite tramite gli organi di polizia si desuma un quadro indiziario che complessivamente inteso, ma comunque plausibile, sia sintomatico del pericolo di un qualsivoglia collegamento fra l’impresa e la criminalità organizzata” (come risulta da specifica documentazione trasmessa in allegato alla presente interpellanza, che resta acquisita agli atti del Senato)”.

Il senatore Carlo Giovanardi è componente della Commissione parlamentare antimafia. Intanto continua ad essere seguito con crescente interesse il coraggioso libro-denuncia di Paolo De Chiara “Il Veleno del Molise – Trent’anni di omertà sui rifiuti tossici” (Falco Editore), presentato proprio a Pastorano il 21 dicembre 2013 ad iniziativa del giornalista Davide De Stavola, direttore di www.caleno24ore.it, e che ha visto la partecipazione dell’autore del volume e dei giornalisti Salvatore Minieri ed Enzo Palmesano. Un libro in cui sono tra l’altro riportate interrogazioni parlamentari sulla famiglia Caturano.

Rosa Parchi

RIFLETTORI ACCESI A LIVELLO NAZIONALE: GLI AFFARI DELLA FAMIGLIA CATURANO E DEL “CLAN DEI CASALESI” CITATI ANCHE IN UNA INTERPELLANZA PARLAMENTARE DEL SENATORE CARLO GIOVANARDIultima modifica: 2014-01-08T13:12:19+01:00da davidema2
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