CENTRALI, RIFIUTI, TRASPORTI, POLITICA: IL CLAN BELFORTE ALL’ASSALTO DELL’AGRO CALENO – PIGNATARO, CALVI, PASTORANO E SPARANISE “PROVINCIA” DI MARCIANISE

PIGNATARO MAGGIORE – Sta conoscendo in questi ultimi tempi una forte accelerazione un processo in atto comunque da vari anni nell’Agro caleno, la cui spinta propulsiva è rappresentata dal clan Belforte di Marcianise e dalle sue penetranti complicità nel mondo della politica e dell’imprenditoria. Centrali, rifiuti, trasporti, politica: una miscela esplosiva che sta trasformando sempre di più Pignataro Maggiore, Calvi Risorta, Pastorano e Sparanise in una “provincia” politico-camorristica di Marcianise. Questo scenario non vuol dire, ovviamente, che siano stati eliminati dai grandi affari nell’area calena il “clan dei casalesi” (che soprattutto a Sparanise ha un potente insediamento nella cosca Papa) e la intoccabile famiglia mafiosa dei Lubrano di Pignataro Maggiore, questi ultimi capaci di avere tutti i loro esponenti incredibilmente a piede libero, segno che nel passato i “corleonesi” pignataresi hanno potuto godere della complicità di settori deviati degli apparati dello Stato.

Per quanto riguarda i rapporti dei “marcianisani” con i “casalesi”, non c’è dubbio che i Belforte – nonostante la loro influenza – devono in ogni caso fare i conti con la preponderante potenza militare della cosca che ha quale capitale Casal di Principe; mentre i “pignataresi-maranesi-corleonesi” Lubrano possono vantare un antico canale di comunicazione mafiosa con gli stessi Belforte. Da ciò si può dedurre che se i Belforte sono andati – con enorme successo – all’assalto dell’Agro caleno, lo hanno potuto fare nell’ambito di una “pax camorristico-mafiosa” siglata ad un tavolo dove i “marcianisani” si sono seduti con i “casalesi” e i Lubrano, la politica e gli imprenditori, la massoneria e settori delle Istituzioni. E i Belforte potrebbero aver assunto un ruolo di tale importanza proprio perché hanno saputo portare al tavolo della trattativa per la “pax camorristico-mafiosa” un valore aggiunto rappresentato dai rapporti con la politica e con gli imprenditori di area marcianisana (e non solo, non bisogna infatti sottovalutare i maddalonesi), capaci di avere un ruolo di rilevanza non solo locale. Una pervasiva presenza che ha fatto assumere, nella geografia politico-imprenditoriale-massonico-criminale, un significato importante anche a Pastorano e a Calvi Risorta, oltre che alle storiche e tradizionali basi mafiose di Pignataro Maggiore e Sparanise. In questo contesto da brivido un compito decisivo lo hanno quelli che definiamo “uomini-cerniera”, cioè soggetti che possono dialogare allo stesso tempo con i camorristi, i mafiosi, gli imprenditori, i massoni, i politici e settori deviati degli apparati dello Stato, anche al fine di ispirare e scatenare violente repressioni contro chi osasse – manifestazioni popolari, politici locali non collusi, giornalisti con la schiena dritta – frapporre ostacoli all’assalto politico-imprenditoriale-massonico-criminale del clan Belforte nell’Agro caleno.

Rosa Parchi

CENTRALI, RIFIUTI, TRASPORTI, POLITICA: IL CLAN BELFORTE ALL’ASSALTO DELL’AGRO CALENO – PIGNATARO, CALVI, PASTORANO E SPARANISE “PROVINCIA” DI MARCIANISEultima modifica: 2013-10-25T15:20:00+02:00da davidema2
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