Questo pomeriggio (21 marzo) il collegio A della prima sezione penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto dal giudice Raffaello Magi, ha condannato a 6 anni e 6 mesi di carcere – così come aveva chiesto il pm Maurizio Giordano – per il reato di millantato credito l’ex colonnello dell’esercito, Gianfranco Zorzi, e il finanziere Piero Rispoli. Entrambi sono finiti alla sbarra per aver chiesto soldi in cambio della promessa di ottenere un posto di lavoro come agente della polizia provinciale di Caserta. I due erano accusati anche di associazione per delinquere e truffa. Nell’ambito dello stesso procedimento, invece, sono stati assolti Fausta Piccirillo, Antonio e Mena Caruso (padre e figlia), tutti originari di Pignataro Maggiore.
Nel loro caso l’accusa aveva chiesto 2 anni e 8 mesi per la Piccirillo, e 1 anno e 6 
mesi per Mena e Antonio Caruso. I tre sono stati prosciolti perché il “fatto non sussiste”. Stessa sorte per gli altri imputati. Il processo era iniziato nel 2009 con oltre 100 famiglie che si erano costituite parte civile, ma il Tribunale oggi ha riconosciuto il risarcimento per sole 40 persone che sono state ritenute vittime del raggiro; le altre, per i giudici samaritani, avevano richiesto una prestazione illecita a fronte di un versamento in denaro. Zorzi e Rispoli sono stati condannati, inoltre, alla interdizione perpetua dai pubblici uffici e alla interdizione legale durante l’espiazione della pena.