Manifestiamo (sabato 11 febbraio ore 9.00, villa comunale Santa Maria Capua Vetere) tutti per difendere la nostra terra e la nostra salute contro il piano regionale dei rifiuti, il gassificatore di Capua ed il digestore di Santa Maria Capua Vetere.

Terra di Lavoro, messa in ginocchio da venti anni di emergenza rifiuti, sta per subire un nuovo attacco: invece di bonificare e di implementare la Raccolta Differenziata, la Regione Campania continua ad inquinare approvando un piano regionale dei rifiuti CRIMINALE.

Il Piano prevede altri tre Inceneritori (oltre quello di Acerra), un Gassificatore a Capua o comunque nel casertano e Digestori Anaerobici di ampia portata, uno di questi a S. Maria C. V.;

Perché chiediamo che il Piano Regionale venga modificato?

1) Il piano ipotizza un 50% di raccolta differenziata per il 2015 e su questa base definisce la necessità di nuovi inceneritori. Ma in realtà la differenziata porta a porta è finalmente partita e in molti comuni raggiunge percentuali molto più alte.

2) Non c’è sostegno o incremento della filiera del riciclo. Il Piano prevede che questi rifiuti vengano bruciati.

3) La Regione prevede di bruciare quasi due milioni di tonnellate di rifiuti costruendo altri tre inceneritori, un impianto ad hoc per bruciare le ecoballe e un gassificatore a Caserta. Ma solo l’impianto di Acerra è costato allo stato quattrocento milioni e per costruire un inceneritore ci vogliono almeno quattro anni. Se la logica è sostenere la differenziata, nel 2016 bisognerebbe aver raggiunto un’alta percentuale. E poi un inceneritore dura almeno trent’anni: cosa si brucerà in tutto questo tempo? In Germania e in Olanda importano la nostra monnezza, ma noi qui abbiamo anche tanti rifiuti industriali e tanta camorra. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

4) Gli inceneritori sono un buon affare, ma non per tutti. Riciclare plastica fa risparmiare il doppio dell’energia che si ricava bruciandola e il costo dell’energia elettrica prodotta dagli inceneritori è superiore a quello prodotto da petrolio, metano, eolico, idroelettrico. Quindi a chi conviene? La convenienza è solo degli imprenditori che per ogni tonnellata bruciata possono intascare anche circa sessanta euro, perché la legge italiana considera l’incenerimento dei rifiuti un’energia rinnovabile da sostenere economicamente con i famosi Cip6.

5) Al compostaggio si preferisce speculare con i gassificatori e mega-digestori anaerobici. In Campania si producono circa trecentoventicinque tonnellate di umido. Ma nel piano regionale, gli impianti di compostaggio previsti potranno accogliere centomila tonnellate ogni anno.

6) Il piano si dà un obiettivo di riduzione dei rifiuti del 3% (si dovrebbe arrivare al 10% nel 2014), mentre l’Unione europea fissa questa soglia al 20%. I modi e le indicazioni per ridurre la produzione di immondizia sono rimandati a un prossimo provvedimento legislativo.

7) Il piano, grazie alla perversa logica adottata, prevede altre discariche per cinquecentotremila tonnellate l’anno. E non parla di come smaltire i rifiuti industriali.

Inoltre, sabato diremo No al digestore anaerobico di Santa Maria C.V., in quanto:

• Sarà ubicato a meno di 5 km (come previsto dalla legge) dal centro abitato, dal carcere e da quattro delle scuole sammaritane.Sarà causa di emanazioni odorose di cui studenti e cittadini dell’intera zona saranno vittime;

• Ha una portata in tonnellate (75000) superiore a qualsiasi altro digestore in Italia e non è prevedibile l’impatto che potrebbe avere sull’ambiente,soprattutto se,come si teme,vi verranno sversati anche fanghi industriali,dato che la natura dei fanghi stessi,essenziali per il trattamento, non è specificata;

• Sarà gestito da aziende private, delle quali non è possibile garantire l’affidabilità, per favorire i soliti noti e arrecare ulteriore danno a una terra già assai colpita dalla criminalità organizzata;

• Vi è la presenza di altri mega-impianti che creano un vero e proprio “triangolo” di smaltimento ( S.Maria C.V.;- Capua; S. Tammaro);

In virtù di quanto appena esposto invitiamo i cittadini, i comitati, le associazioni, i centri sociali e tutte le realtà aggregative di base a partecipare al corteo, chiedendo fin da ora che, al termine dello stesso, l’assessore provinciale all’ambiente Mastellone incontri una delegazione dei partecipanti al fine di fornire chiarimenti sul piano provinciale, sulla sua attuazione e sugli impianti previsti nonché a discutere le possibili alternative.

(comunicato stampa) Rete Beni Comuni (Agro Caleno); Consulta Cittadina per l’ambiente (Santa Maria C. V.); Comitato No Gassificatore (Capua); Forum Ambiente Vitulazio; Centro Sociale Tempo Rosso (Pignataro Maggiore); Centro Sociale Spartaco (Santa Maria C. V.); Collettivi Studenteschi Santa Maria C. V.; UDS Capua; Associazione Extra Moenia (Capua); Associazione BeYourself (Sparanise); Piccola Libreria 80mq (Calvi Risorta); Comitato Cittadinanza Attiva (Bellona);

Manifestiamo (sabato 11 febbraio ore 9.00, villa comunale Santa Maria Capua Vetere) tutti per difendere la nostra terra e la nostra salute contro il piano regionale dei rifiuti, il gassificatore di Capua ed il digestore di Santa Maria Capua Vetere.ultima modifica: 2012-02-10T01:24:00+01:00da davidema2
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