Scontro Zacchia – giornalisti: Minieri e Taffuri si prendono un’altra bella soddisfazione.

Dopo che il pm Maurizio Giordano ha ritenuto non diffamatorio un articolo pubblicato da www.calvirisortanews.net a firma di Salvatore Minieri, il giornalista professionista e l’editore Vito Taffuri esprimono tutta la loro soddisfazione per l’esito dell’ennesima controversia con l’ex sindaco Giacomo Zacchia. Di seguito il comunicato stampa:

“Dopo l’emanazione della Sentenza della Corte di Cassazione – Sezione V penale – Sentenza 7 ottobre -28 dicembre 2011 n.48553, arrivano i primi effetti sulle querele inoltrate da politici di ogni ordine e grado nei confronti dei giornalisti.

È di qualche ora fa l’ennesima archiviazione di un procedimento intentato dall’ex sindaco di Calvi Risorta, il farmacista Giacomo Zacchia, nei confronti del giornalista professionista Salvatore Minieri e dell’editore del sito www.calvirisortanews.it, Vito Taffuri per diffamazione a mezzo stampa (art. 595 c.p.).  Secondo i giudici della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Minieri non ha assolutamente offeso l’onorabilità di nessuno nei suoi articoli che, secondo il pubblico ministero Maurizio Giordano, sono “basati su elementi di fatto incontrovertibili”(come si legge nel Proc. n° 24164/09 Procura della Repubblica Presso Tribunale di Santa Maria Capua Vetere). Giordano, infatti, conferma la capacità del giornalista di riportare, efficacemente e in maniera documentata, fatti e riferimenti giudiziari comprovati e oggettivamente esistenti, addirittura – scrive Giordano – incontrovertibili. Lo stesso editore Taffuri è stato fondamentale in tema di exceptio veritatis quando ha deposto in sede di interrogatorio. Vito Taffuri, infatti, si è difeso parlando di elementi riscontrati nello studio di atti e procedimenti giudiziari pubblici.  L’articolo in questione era di quelli davvero sensazionali: rivelava la collaborazione della passata Amministrazione Zacchia con i fratelli Michele e Sergio Orsi di Casal di Principe, fino a qualche anno fa signori assoluti dello smaltimento dei rifiuti. Minieri e Taffuri avevano scritto e svelato l’asse di collaborativo che si era creato tra la passata Amministrazione di Zacchia, i fratelli casalesi Orsi e le loro società (Michele Orsi venne ucciso il 1 giugno 2008 in un agguato di camorra portato a termine dal gruppo riferibile al boss Giuseppe Setola, fratello di quel Pasquale Setola che aveva appalti al Comune di Calvi proprio negli anni della sindacatura di Zacchia)  e l’ambito di influenza dell’avvocato mondragonese Giuseppe Valente, allora presidente del Consorzio Ce4, condannato nel 2010 a 4 anni e due mesi per concorso esterno in associazione camorristica. Secondo il pm Giordano, il giornalista professionista e l’editore hanno esercitato correttamente, secondo i dettami di continenza e pertinenza, il loro diritto di critica e cronaca e hanno denunciato fatti  – si legge testualmente nel dispositivo della Procura – “con toni aspri tipici dell’agone politico”. Brutto colpo per Giacomo Zacchia, difeso dall’avvocato Carlo De Stavola che si vede archiviare l’ennesimo procedimento contro il giornalista Salvatore Minieri e contro l’editore Vito Taffuri. Brutta prospettiva per chi ha querelato i giornalisti dopo le campagne elettorali per articoli e interventi pubblici svoltisi nell’agone politico che, come conferma il pm Giordano, ha una particolare e molto alta soglia di tolleranza giurisprudenziale. Peggio ancora per chi querela i giornalisti, se si guarda la Sentenza 48553 della Cassazione che, nel merito, parla di critiche giornalistiche legittime contro il politico, se lo stesso cronista le esercita su base documentata e comprovata. “Pensare di fermare un giornalista d’inchiesta con una querela – ha commentato Salvatore Minieri – è come illudersi che un ombrello possa fermare uno tsunami”. (comunicato stampa)

Scontro Zacchia – giornalisti: Minieri e Taffuri si prendono un’altra bella soddisfazione.ultima modifica: 2012-01-04T21:33:00+01:00da davidema2
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