Processo per reati ambientali: il giudice respinge l’eccezione presentata dal legale di Magliocca, nel processo che vede imputato l’ex sindaco e l’ex presidente del consiglio di amministrazione della Pignataro Patrimonio srl, Giuseppe Vitiello.

Il Giudice monocratico del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dottor Orazio Rossi, si era riservato di valutare l’eccezione presentata dall’avvocato Mauro Iodice nell’udienza del 13 ottobre scorso, nell’ambito del procedimento che vede imputati per reati ambientali (avrebbero violato i comma 1,2 e 4 dell’articolo 256 e il comma 2 dell’articolo 133 del decreto legislativo numero 152 del 2006, con l’aggravante del concorso formale e del reato continuato, art. 81 c.p.) l’ex sindaco Giorgio Magliocca e l’ex presidente del consiglio di amministrazione della Pignataro Patrimonio srl, Giuseppe Vitiello. Il legale di Magliocca, in quella sede, appellandosi al decreto legge numero 123 del 2008, aveva eccepito che la Procura sammaritana non era legittimata a esercitare l’azione penale per quel tipo di reati e che le indagini dovevano essere svolte da quella di Napoli, per cui il procedimento doveva essere spostato nel capoluogo partenopeo.

Il Giudice, nell’udienza di questa mattina (22 dicembre), accogliendo giorgio magliocca,giuseppe vitiello,giovanni merola,mauro iodice,gennaro iannotti,orazio rossi,marco silvio guarrielloin parte anche le opposizioni del pm e dell’avvocato Giovanni Merola (il legale che rappresenta il Comune di Pignataro Maggiore, costituitosi parte civile in questo procedimento), ha respinto l’eccezione preliminare avanzata dall’avvocato Iodice, così come aveva fatto precedentemente con quella presentata dal difensore di Vitiello, l’avvocato Gennaro Iannotti. Risolte le questioni preliminari, si è aperto il dibattimento ed è stato ascoltato il primo test, il quale ha parlato dei controlli effettuati sulla gestione dei rifiuti a Pignataro Maggiore nel 2010. Circostanze che non riguardavano strettamente i fatti contestati, i quali sarebbero stati commessi tra l’aprile del 2008 e il febbraio del 2009.

Magliocca e Vitiello, in quel periodo, infatti, nella qualità rispettivamente di primo cittadino e di responsabile della municipalizzata, avrebbero fatto sì che la Pignataro Patrimonio (come riscontrato dalle indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica, Silvio Marco Guarriello): esercitasse l’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, senza alcuna iscrizione all’Albo nazionale dei Gestori Ambientali; gestisse illecitamente rifiuti speciali quali fanghi di depurazione e accumulasse rifiuti da frazione organica, carta e cartoni, senza alcun tipo di copertura; non effettuasse mensilmente le analisi sulle acque dei reflui scaricati in violazione del punto 2 dell’autorizzazione allo scarico n. 0184590 del 20/11/2008 rilasciata dalla Provincia di Caserta; scaricasse reflui urbani senza autorizzazione che invadevano il fosso Canale Ferrovia, immissario del Rio Pellegrini che si immette nel canale Agnena Vecchio. Le parti si ritroveranno in aula il 27 marzo 2012.

La settimana scorsa (giovedì 15 dicembre), sempre al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, invece, doveva iniziare un altro processo che vede imputati Magliocca e Vitiello (anche in questo caso per aver violato il decreto legislativo numero 152 del 2006). Questo nuovo dibattimento (nel corso del quale il Comune di Pignataro Maggiore si costituirà parte civile, rappresentato sempre dall’avvocato Merola), però, non si è aperto per un difetto di notifica all’ex primo cittadino pignatarese ed è stato rinviato al prossimo febbraio.   

Processo per reati ambientali: il giudice respinge l’eccezione presentata dal legale di Magliocca, nel processo che vede imputato l’ex sindaco e l’ex presidente del consiglio di amministrazione della Pignataro Patrimonio srl, Giuseppe Vitiello.ultima modifica: 2011-12-22T16:29:00+01:00da davidema2
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