Domani potrebbe finire l’”odissea giudiziaria” dei sei esponenti politici che nel 2007, ritenuti i responsabili cittadini dei partiti dell’”Unione”, vennero accusati di aver diffamato l’ex sindaco Giorgio Magliocca con un manifesto pubblico. Domani mattina (11 novembre 2011) si dovranno presentare davanti al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dottoressa Gabriella Maria Casella, che dovrà decidere in merito all’opposizione presentata dall’ex primo cittadino contro la richiesta di archiviazione presentata dal pm.
Il 15 aprile del 2007 fu affisso per le strade di Pignataro Maggiore 
un manifesto che recava il titolo “Tutti i nodi vengono al pettine” e che, facendo riferimento alla nota cena con Raffaele Lubrano all’Ebla e all’inchiesta giudiziaria sul consorzio Ce 4, chiedeva le dimissioni dell’allora primo cittadino. Magliocca, ritenendo il testo diffamatorio, querelò i segretari dei partiti firmatari del documento: Ds, Margherita, Sdi, Udeur, Rc e Verdi. Per questo furono iscritti nel registro degli indagati: Robert Panagrosso (Ds), Bartolo Mercone (Margherita), Giuseppe Giordano (Sdi), Giovanni Cuccaro (Udeur), Francesco Simeone (Rc) ed Enzo Falco (Verdi). A nulla servirono le rimostranze di Simeone (che aveva abbandonato tutte le cariche politiche del partito comunista già da varie settimane), di Mercone (che si dissociò dalle accuse già poche ore dopo l’affissione del manifesto) e di Falco (non essendoci un circolo vero e proprio dei Verdi, fu individuato quale responsabile nonostante la sua estraneità ai fatti): le loro posizioni non furono stralciate.
Vista l’insussistenza delle accuse, però, il pm chiese l’archiviazione del procedimento. L’ex sindaco – all’epoca ancora a piede libero (nel maggio del 2010) -, ricevuta notizia dell’archiviazione, fece prontamente opposizione contro la decisione dell’accusa. Domani il giudice, dopo la Camera di consiglio, deciderà definitivamente se disporre nuove indagini o accettare la richiesta di archiviazione presentata dal sostituto procuratore.