Beni confiscati, alta tensione a Pignataro per un’intimidazione di oltre tre mesi fa, ma la notizia è trapelata solo oggi 11 agosto 2011.

Alta tensione per una nuova intimidazione della camorra, a Pignataro Maggiore (CE), città tristemente nota come la “Svizzera dei clan”, ai danni di chi desidera utilizzare i beni confiscati alle cosche a fini sociali, antimafia e per il ripristino della legalità. Un’intimidazione di oltre tre mesi (già al vaglio delle forze dell’ordine dal 30 aprile 2011) ma la notizia è trapelata solo oggi 11 agosto 2011 per puro caso. Si tratta del “furto” (in realtà un’aggressione camorristica in piena regola) della recinzione in ferro di un immobile sui terreni confiscati di Masseria Pratilli, appartenenti al fascicolo “Vincenzo Simonelli più tre” (cosca Nuvoletta-Lubrano). I terreni sono attualmente nella disponibilità della cooperativa “Le Terre di don Peppe Diana- Libera Terra” che recentemente, il 26 luglio 2011, ha effettuato la raccolta della cicerchia.

Secondo quanto si apprende, a voler sottolineare la matrice alberto parente,giorgio magliocca,raimondo cuccaro, simonelli,liberacamorristica dell’incursione, ad apporre una vera e propria minacciosa firma, l’unica parte di recinzione che non è stata rubata è quella con la tabella recante la scritta: “Proprietà del Comune di Pignataro Maggiore – Bene confiscato alla camorra”. Ora si attende una pronta risposta delle Istituzioni, un’indagine serrata per individuare i responsabili della intimidazione.

Al Comune di Pignataro Maggiore (dove dei beni confiscati alla camorra si stanno occupando soprattutto il sindaco Raimondo Cuccaro e il comandante della Polizia locale, capitano Alberto Parente) la tensione è altissima, nervi a fior di pelle. Tanto è vero che questa mattina (11 agosto 2011), dopo un sopralluogo si era diffusa la voce – confermata per alcune ore in sede istituzionale – di un nuovo furto. In realtà si trattava di un furto già denunciato il 30 aprile 2011 ma la notizia non era mai arrivata alla stampa locale. E da allora la recinzione non era stata mai ripristinata. E’ ora che si provveda a ripristinarla.

Va ricordato che dopo anni di abbandono degli immobili confiscati, nella sostanza rimasti nella piena disponibilità delle cosche, e una volta rimosso l’ostacolo rappresentato dall’ex sindaco Giorgio Magliocca, in carcere dall’11 marzo 2011 con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, esponente politico (Pdl, ex An) completamente asservito alla camorra, finalmente si è riusciti a dare un segnale forte con la intitolazione a Franco Imposimato del bene confiscato al boss Raffaele Ligato in via Ferdinando IV di Borbone, immobile che adesso ospita l’aula consiliare del Comune e il Comando della Polizia locale.

Non si possono escludere ulteriori vendette della camorra (in particolare le famiglie mafiose Lubrano e Ligato) per aver dovuto subire uno schiaffo tremendo con la creazione del Polo civico “Franco Imposimato” (inaugurato il 23 luglio 2011 dal neo-sindaco Raimondo Cuccaro, con i figli di Franco Imposimato, Filiberto e Giuseppe) e la significativa presenza istituzionale dell’aula consiliare e della sede dei vigili urbani.

Intanto nell’opinione pubblica locale si è diffusa la notizia di nuovi sviluppi nelle indagini sulle collusioni tra politica e camorra a Pignataro Maggiore e, con i fans dell’ex sindaco Giorgio Magliocca, tremano i suoi sodali nelle Istituzioni e nelle cosche.

Beni confiscati, alta tensione a Pignataro per un’intimidazione di oltre tre mesi fa, ma la notizia è trapelata solo oggi 11 agosto 2011.ultima modifica: 2011-08-11T19:50:00+02:00da davidema2
Reposta per primo quest’articolo