Dopo un quinquennio di guerre politiche e giudiziarie, il primo 
consiglio comunale operativo dell’era Cuccaro non poteva che essere il campo di battaglia tra la nuova maggioranza e l’opposizione, anzi nello specifico, tra il primo cittadino e i due ex vicesindaco delle Giunte Magliocca, Piergiorgio Mazzuoccolo e Gaetano Fucile. I due ex amministratori, tanto per gradire, avevano già aperto una polemica sulle autorizzazioni sismiche del nuovo polo civico intitolato a Franco Imposimato – polemica smorzata da una nota dell’Ufficio tecnico comunale che ha rassicurato tutti sui permessi della struttura. In assise hanno fatto il resto.
Dopo che il capogruppo di maggioranza Piernicola Palumbo ha chiesto l’inversione dei primi due punti all’ordine del giorno alla presidente Ilaria Bovenzi, i due colleghi di opposizione hanno polemizzato in aula poiché il dipendente preposto gli avrebbe consegnato soltanto gli atti riguardanti il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011 e nessun altro documento riguardante la seduta odierna. Mazzuoccolo, inoltre, ha chiesto l’immediata composizione della commissione consiliare di controllo sulla Pignataro Patrimonio srl.
Tale richiesta si è scontrata con la volontà della maggioranza, 
esternata proprio dal sindaco Raimondo Cuccaro, di rimandare quella nomina a dopo l’estate. Infatti, l’amministratore unico Francesco Passaro avrebbe riscontrato – come si evince dalla relazione presentata al Consiglio comunale – tutta una serie di incongruenze nel bilancio della municipalizzata, tanto che per fine agosto dovrebbe essere presentato un nuovo bilancio e, alla luce del forte indebitamento, si deciderà se ricapitalizzare o mettere in liquidazione la società che cura la raccolta dei rifiuti in paese. Di fronte alla posizione dei consiglieri de “La Svolta”, i due gruppi consiliari di opposizione hanno preferito abbandonare l’aula, scatenando la reazione di Valente e di Piernicola Palumbo, i quali hanno fortemente stigmatizzato l’atteggiamento della minoranza e in particolare degli ex amministratori, i quali avrebbero potuto – a loro dire – confrontarsi sul destino della Pignataro Patrimonio.
Dopo la presa d’atto a maggioranza (oggi al completo) della relazione di Passaro, i quattro consiglieri di minoranza sono rientrati in aula e subito la discussione si è spostata sulla mancata convocazione della conferenza dei capigruppo nei giorni precedenti alla convocazione del Consiglio. Ancora in forte polemica, Mazzuoccolo e Fucile hanno abbandonato l’assemblea definitivamente. I lavori sono andati avanti sotto lo sguardo vigile dei due colleghi Antonio Palumbo (poco dopo anche lui è andato via) e Gerardo Del Vecchio.
Il sindaco, come previsto dall’ordine del giorno, ha illustrato le linee 
programmatiche della nuova amministrazione, soffermandosi sull’importanza di elaborare al più presto il Puc, di dare uno sviluppo coerente alla zona Asi di Pignataro e di garantire il maggior numero di servizi alla cittadinanza senza aumentare le tasse, pur dovendo fare i conti con le difficoltà delle casse comunali. Non a caso il vicesindaco e assessore alle finanze, Francesco De Rosa, nel tratteggiare i punti fondamentali del bilancio di previsione, ha rilavato che i debiti della Pignataro Patrimonio e l’incremento della spesa per il personale del Comune (aumentata di 216mila euro), oltre ai tempi stretti, non hanno consentito ampi margini di manovra nell’elaborare il documento contabile. Stessa valutazione fatta dall’assessore Cesare Cuccaro, che è intervenuto dopo De Rosa e ha mostrato il piano triennale dei lavori pubblici.
In seguito è stata votata la commissione per i Giudici Popolari, di cui faranno parte i consiglieri comunali Piernicola Palumbo e Del Vecchio (ciascuno ha ottenuto cinque preferenze). La seduta del Consiglio si è conclusa con la presa d’atto dell’integrazione all’aggiornamento del Piano Sociale di zona triennale, presentata dallo stesso capogruppo di maggioranza.