Domani inizierà il processo nato dall’inchiesta “Biopower”. Il Comune di Pignataro Maggiore si costituirà parte civile anche in questo caso.

Avrà inizio domani mattina, presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il processo scaturito dall’inchiesta “Biopower”, la maxi indagine su un grosso giro di corruttele legato alla costruzione di una centrale a biomasse vergini sul territorio di Pignataro Maggiore. Il dibattimento, in base all’articolo 484 del codice di procedura penale, inizierà con la costituzione delle parti. In quella sede si costituirà parte civile il Comune di Pignataro Maggiore che, con la delibera di Giunta numero 54 del 10 giugno 2011, ha conferito l’incarico all’avvocato Luciano Polizzi per farsi rappresentare in dibattimento (lo stesso atto è stato adottato nell’ambito del procedimento chiamato “Biopower 2”).

L’inchiesta, nata nel 2007 grazie alle indagini del sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Maurizio Giordano, condusse il 28 aprile del 2009 all’arresto di 23 persone (10 in carcere e 13 ai domiciliari) in varie regioni d’Italia (Campania, Lazio, Emilia Romagna e Lombardia), accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno della Regione Campania, alla corruzione di pubblici ufficiali, alla rivelazione di segreti di ufficio ed alla realizzazione di falsità in atti pubblici.

Finirono agli arresti, tra gli altri, Renzo Bracciali, Giampaolo Tombolillo, Centrale Biomasse.jpgGiovanni e Tommaso Verrazzo – gli imprenditori responsabili della società che stava costruendo la centrale a biomasse (la Biopower) -, e l’ex vicepresidente del consiglio comunale, Francesco D’Alonzo (finito agli arresti domiciliari anche nell’ambito dell’inchiesta Biopower 2). Nel registro degli indagati finì anche l’ex sindaco Giorgio Magliocca (la Guardia di Finanza perquisì la sua abitazione) che, però, non fu toccato dalle misure cautelari ordinate dal Giudice per le indagini preliminari, Paola Cervo.

Mentre prende le mosse il processo, i cittadini di Pignataro Maggiore, memori delle promesse elettorali, sperano che possa essere sciolta dalla nuova amministrazione comunale la convenzione firmata il 20 settembre del 2007 dalla Biopower srl e dal Comune di Pignataro Maggiore, per la realizzazione della centrale a biomasse (da due anni sotto sequestro giudiziario).

Domani inizierà il processo nato dall’inchiesta “Biopower”. Il Comune di Pignataro Maggiore si costituirà parte civile anche in questo caso.ultima modifica: 2011-06-12T16:00:00+02:00da davidema2
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