Arriva un altro importante segnale di discontinuità da parte della nuova amministrazione comunale, rispetto ai colleghi dello scorso quinquennio. Il Comune, grazie alla ferma volontà del sindaco Raimondo Cuccaro, si costituirà parte civile nell’eventuale processo che scaturirà dall’inchiesta ribattezzata Biopower 2. Il procedimento che nasce come filone di indagine dalla maxi inchiesta sul giro di corruzione legato alla costruzione di una centrale a biomasse sul territorio di Pignataro Maggiore, oltre a corsi falsi organizzati anche da ex rappresentanti istituzionali, riguarda proprio una gara d’appalto espletata dalla Pignataro Patrimonio srl (la municipalizzata che gestisce alcuni servizi e che ha come socio unico il primo cittadino), la quale sarebbe stata “turbata” da una parte degli indagati – alcuni dei quali componenti della Giunta comunale.
L’esecutivo ha ritenuto il comportamento tenuto dalle persone coinvolte nell’inchiesta e che rischiano il rinvio a giudizio nell’udienza preliminare del 27 giugno prossimo al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (come è stato riportato nel seguente articolo la-procura-della-repubblica-di-santa-maria-capua-vetere-chie.html), lesivo per le casse e l’immagine del Comune di Pignataro Maggiore e, attraverso un legale di fiducia, chiederà un risarcimento.
Il nuovo corso in via Municipio si fa sentire e così, anche uno degli scandali che aveva vergognosamente caratterizzato la precedente maggioranza consiliare, potrebbe diventare un gesto di grande importanza simbolica per ristabilire la legalità e una gestione trasparente della cosa pubblica. Ovviamente, il tutto sarà legato al rinvio a giudizio degli indagati e all’avvio del processo che dovrebbe chiarire le responsabilità anche di vari elementi di spicco della passata amministrazione comunale.