Alla vigilia della chiusura della campagna elettorale, tiene ancora banco l’accusa rivolta dal giornalista Minieri a uno dei candidati a sindaco: ”… è un pupazzo nelle mani dei Casalesi dello zuccherificio Kerò”.

A poche ore dai comizi di chiusura della campagna elettorale per ilo rinnovo del consiglio comunale di Pignataro Maggiore (Ce), continuano a destare forti preoccupazioni le parole pronunciate dal palco di piazza Umberto I dal giornalista Salvatore Minieri. Il professionista, durante la presentazione del comizio della lista “La Svolta” di domenica 8 maggio, ha lanciato precise accuse contro un candidato a sindaco definendolo “un pupazzo nelle mani dei Casalesi dello zuccherificio Kerò” e dichiarando che lo stesso “sarebbe andato a trattare con i proprietari dello zuccherificio Kerò promettendo licenze edilizie e pretendendo in cambio posti di lavoro per i suoi parenti”.

La denuncia assume dei contorni molto preoccupanti poiché lo zuccherificio a cui faceva riferimento Minieri è quello della Commerciale Europea spa, nella piena disponibilità della famiglia Passarelli e posto sotto sequestro l’anno scorso su richiesta dei pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Il defunto capofamiglia Dante Passarelli (morto in circostanze misteriose), infatti, era considerato un prestanome dei boss Francesco Schiavone “Sandokan” e Francesco Bidognetti “cicciotto e’mezzanott”, ed è finito nella maxi inchiesta sul clan dei “Casalesi”, Spartacus. I figli, che gestivano la Commerciale Europea spa a Pignataro Maggiore, sono stati arrestati lo scorso 8 febbraio per concorso di riciclaggio di beni per agevolare il clan dei “Casalesi”.

Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Antonella Terzi, su richiesta dei sostituti procuratori Conzo, Esposito e Milita, inoltre, vengono riportate delle dichiarazioni del pentito Giuseppe Pettrone, il quale racconta che il costruttore Boccardi gli avrebbe riferito che Piergiorgio Mazzuoccolo sarebbe andato proprio da Passarelli per chiedergli dei posti di lavoro nello zuccherificio e in cambio gli avrebbe garantito il suo appoggio per la concessione edilizia.

Insomma, dopo che un’inchiesta ha fatto luce su parte dei legami tra criminalità organizzata e “colletti bianchi” (oltre a far intravedere strane contiguità tra potere politico colluso e apparati istituzionali deviati), portando all’arresto per concorso esterno in associazione mafiosa l’ex sindaco Giorgio Magliocca, l’attenzione dell’opinione pubblica aumenta vertiginosamente. Tale preoccupazione sarebbe confermata dalla convinzione che, in occasione delle prossime elezioni amministrative, la malavita organizzata – già colpita da alcune inchieste giudiziarie come quella ribattezzata “Caleno” – potrebbe scegliersi un “cavallo” su cui puntare e tentare di condizionare l’ennesima consultazione elettorale.

Di seguito il link del comizio di domenica 08/05/2011:

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Alla vigilia della chiusura della campagna elettorale, tiene ancora banco l’accusa rivolta dal giornalista Minieri a uno dei candidati a sindaco: ”… è un pupazzo nelle mani dei Casalesi dello zuccherificio Kerò”.ultima modifica: 2011-05-12T13:46:04+02:00da davidema2
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