L’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sui concorsi del Comune di Pignataro Maggiore – nell’ambito della quale sono stati emessi numerosi avvisi di garanzia e sono state effettuate perquisizioni a carico di esponenti politici e di componenti di una commissione di concorso – conferma in pieno lo scenario dello scandalo già illustrato in una complessa investigazione giornalistica del giornalista Enzo Palmesano, in tre articoli pubblicati il 10 e il 16 dicembre 2010 dal quotidiano online www.pignataronuova.it (editore Salvatore Minieri) all’epoca in cui direttore responsabile era Davide De Stavola.
Oltre a delineare la parentopoli, le cointeressenze e gli equilibri nati sul territorio di Pignataro Maggiore e della provincia di Caserta, e che apparivano essere possibile fonte di condizionamento per i concorsi ora finiti nel mirino della magistratura, Enzo Palmesano aveva anche individuato con precisione l’asse Roma-Pignataro Maggiore nato nella segreteria del sindaco della Capitale Giovanni Alemanno. Nello staff di Alemanno, infatti, di cui entrambi erano membri, si erano conosciuti l’ex sindaco pignatarese Giorgio Magliocca, attualmente detenuto con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, e il professor Fabrizio Giulimondi, chiamato appunto a far parte della commissione del concorso per impiegati del Comune di Pignataro. Proprio al ruolo di Fabrizio Giulimondi faceva in queste ore riferimento pure la stampa locale casertana, attingendo alcune informazioni dall’inchiesta giornalistica di Palmesano, senza tuttavia citare la fonte.
Nell’inchiesta giornalistica di Enzo Palmesano figuravano altri elementi di sospetto, oltre a quelli finora emersi nelle indagini della magistratura. Non è escluso, quindi, che dagli approfondimenti della magistratura possano emergere altre conferme per l’inchiesta giornalistica di Palmesano.
Secondo quanto apprende “Pignataro Maggiore News” – il blog di giornalismo investigativo curato da Davide De Stavola –, accedendo a una fonte solitamente bene informata, i tre articoli-bomba di Enzo Palmesano sui concorsi del Comune di Pignataro Maggiore (per tre posti di vigili urbani e sei posti di impiegati) sarebbero arrivati sulla scrivania di magistrati e investigatori della polizia giudiziaria fin dalle ore immediatamente successive alla pubblicazione. Sempre secondo quanto apprende “Pignataro Maggiore News” da fonte fiduciaria, negli ambienti della ex maggioranza del Comune di Pignataro Maggiore serpeggerebbe un forte nervosismo dovuto al timore – non si sa quanto fondato – della imminente emissione di misure cautelari a carico di non meglio precisabili indagati.
Di seguito i link degli articoli apparsi su www.pignataronuova.it: