“CASO LUBRANO-FELICITÀ”: IL GIP DEL TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE HA DISPOSTO L’ARCHIVIAZIONE DELLA QUERELA DEL POLITICAMENTE TRABALLANTE SINDACO GIORGIO MAGLIOCCA CONTRO IL GIORNALISTA ENZO PALMESANO (VITTIMA DI REATO DI TIPO MAFIOSO)

PIGNATARO MAGGIORE – Il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dottor Francesco Ciocia, ha disposto l’archiviazione della querela per diffamazione a mezzo stampa presentata dal politicamente traballante sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca (Forza Italia), contro il giornalista Enzo Palmesano (vittima di reato di tipo mafioso), difeso dall’avvocato Salvatore Piccolo fu Luigi, con studio legale in Sparanise. Tramite il suo legale, l’avvocato Mauro Iodice, Giorgio Magliocca si era opposto alla richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero, dottoressa Iolanda Gaudino, e il Giudice delle indagini preliminari aveva convocato la Camera di consiglio, all’esito della quale è stata sancita ancora una volta la sconfitta di chi tenta – con querele infondate e strampalate – di mettere a tacere il giornalismo d’inchiesta in un famigerato paese, Pignataro Maggiore, tristemente conosciuto come “Svizzera dei clan”.
Sia nella richiesta di archiviazione del Pm sia nell’ordinanza del Gip è stato sottolineato che gli articoli oggetto di querela avevano – contrariamente a quanto affermava il denunciante Giorgio Magliocca – tutti i requisiti di pertinenza, continenza del linguaggio e, soprattutto, di adesione alla verità dei fatti che sono – aggiungiamo noi – gli ingredienti fondamentali e necessari per fare del giornalismo “scomodo” e, allo stesso tempo, blindato contro gli assalti in sede giudiziaria.
La querela dimostra, se ancora ce ne fosse stato bisogno, le grandi difficoltà in cui si dibatte per il “caso Lubrano-Felicità” Giorgio Magliocca, presidente della Provincia e in tale veste componente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza con il prefetto, il questore e i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Fiannza. Il sindaco di Pignataro Maggiore ha firmato in data 4 luglio 2019 un accordo di partenariato “per la legalità” e contro la camorra con un’associazione denominata “Gruppo sociale La Felicità” che risultava fare riferimento ad Angela Valente, moglie di Gaetano Lubrano. Quest’ultimo (figlio di Vincenzo Lubrano) è stato condannato in primo grado con il fratello Giuseppe Lubrano (pregiudicato, già sottoposto a sorveglianza speciale) per violenza privata con l’aggravante camorristica ai danni del giornalista e scrittore Salvatore Minieri. Tutti gli esponenti del consiglio direttivo del citato “Gruppo sociale La Felicità” risultavano essere amici o parenti della famiglia del capomafia (consuocero di Lorenzo Nuvoletta e alleato di ferro di Totò Riina) Vincenzo Lubrano, condannato all’ergastolo – con Pippo Calò – per l’omicidio di Franco Imposimato, fratello del Giudice Ferdinando Imposimato.

Rosa Parchi

“CASO LUBRANO-FELICITÀ”: IL GIP DEL TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE HA DISPOSTO L’ARCHIVIAZIONE DELLA QUERELA DEL POLITICAMENTE TRABALLANTE SINDACO GIORGIO MAGLIOCCA CONTRO IL GIORNALISTA ENZO PALMESANO (VITTIMA DI REATO DI TIPO MAFIOSO)ultima modifica: 2021-08-02T18:04:34+02:00da davidema2
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