DOPO IL VIOLENTO ATTACCO DEL PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA “APEIRON”, EMILIANO SANGES, L’ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA CAMPANIA SI SCHIERA AL FIANCO DI SALVATORE MINIERI ED ENZO PALMESANO: LA MAGISTRATURA FACCIA LUCE SUL CASO LUBRANO-FELICITÀ

PIGNATARO MAGGIORE – “L’Ordine dei giornalisti della Campania è al fianco dei giornalisti Salvatore Minieri ed Enzo Palmesano, e lo sarà in ogni sede, dopo il violento attacco di Emiliano Sanges, presidente della cooperativa Apeiron”: comincia così il comunicato stampa che si conclude in maniera altrettanto significativa, augurandosi che “magistratura e forze dell’ordine, oltre a tutelare i colleghi, facciano presto luce sui rapporti svelati dai giornalisti Minieri e Palmesano”. La presa di posizione è stata pubblicata in anteprima dalla seguitissima pagina Facebook di Salvatore Minieri, con la seguente annotazione: “Grazie di cuore, da parte nostra, all’Ordine Giornalisti Campania e al Presidente, dott. Ottavio Lucarelli”.
Schermata 2021-07-26 alle 06.49.15I nostri pochi ma affezionati lettori ben conoscono i motivi per i quali Enzo Palmesano e Salvatore Minieri sono finiti nel mirino dell’arrabbiatissimo Emiliano Sanges: si tratta di giornalisti che non hanno taciuto sul “caso Lubrano-Felicità”. Come è noto, con gravissima responsabilità, tra gli altri, del presidente della cooperativa “Apeiron” (Emiliano Sanges) – che aderisce a “Libera”, al “Comitato don Peppe Diana” e a “Legacoop” – e del sindaco pro-tempore di Pignataro Maggiore (Giorgio Magliocca, di Forza Italia, componente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, nella sua qualità di presidente dell’Amministrazione provinciale di Caserta), nel bene confiscato alla camorra e poi intitolato alla vittima innocente Franco Imposimato (“Villa Imposimato”) fin dal 2018 fu concessa una sede per le attività dell’associazione culturale “Gruppo sociale La Felicità” che faceva riferimento ad Angela Valente (moglie di Gaetano Lubrano), nuora del defunto capomafia Vincenzo Lubrano, quest’ultimo condannato all’ergastolo con Pippo Calò proprio per l’omicidio di Franco Imposimato. Gaetano Lubrano (con il fratello Giuseppe Lubrano che è pregiudicato e già sottoposto a sorveglianza speciale) è stato condannato in primo grado per violenza privata con l’aggravante camorristica ai danni di Salvatore Minieri.
La stessa cooperativa sociale “Apeiron” risultava aver firmato due protocolli d’intesa in materia di immigrazione, nelle date del 29 gennaio 2018 e del 25 maggio 2018, rispettivamente per l’anno 2018 e per il triennio 2018-2020, con il suddetto “Gruppo sociale La Felicità”. Ancora la cooperativa sociale “Apeiron” aveva affidato all’associazione culturale della nuora del capomafia Vincenzo Lubrano anche i corsi di lingua italiana per gli immigrati richiedenti asilo presso il bene confiscato “Villa Imposimato”. Sempre con il “Gruppo sociale La Felicità”, inoltre, “Apeiron” aveva organizzato – si legge in un documento in possesso del Comune di Pignataro Maggiore, come i due protocolli d’intesa sopra indicati – il “Carnevale, momenti ricreativi e corsi di teatro, col fine ultimo dell’inserimento sociale di tutti i beneficiari dei servizi. Peculiarità di queste attività è la sinergia che si crea tra i giovani del territorio, i giovani migranti e giovani della salute mentale”.

Rosa Parchi

DOPO IL VIOLENTO ATTACCO DEL PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA “APEIRON”, EMILIANO SANGES, L’ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA CAMPANIA SI SCHIERA AL FIANCO DI SALVATORE MINIERI ED ENZO PALMESANO: LA MAGISTRATURA FACCIA LUCE SUL CASO LUBRANO-FELICITÀultima modifica: 2021-07-26T06:51:32+02:00da davidema2
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