“CASO LUBRANO-FELICITA’”, IL NAUFRAGIO DELL’AMMINISTRAZIONE MAGLIOCCA NELLA VOTAZIONE SUL VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE: QUATTRO CONSIGLIERI DI MINORANZA HANNO AVUTO LA MEGLIO SULLA DISPERATA MAGGIORANZA CHE SI È ASTENUTA – ROSSELLA DEL VECCHIO SPARA A ZERO CONTRO IL SINDACO E IL SEGRETARIO COMUNALE

PIGNATARO MAGGIORE – Il documento che pubblichiamo (la deliberazione del Consiglio comunale di Pignataro Maggiore numero 16 del 15 settembre 2020, con i due relativi allegati) rappresenta il completo naufragio politico dell’Amministrazione del traballante sindaco Giorgio Magliocca, travolto dal “caso Lubrano-Felicità” sotto i colpi dell’ex assessore alla cultura Rossella del Vecchio, che ha costituito un “Gruppo consiliare autonomo”. La deliberazione appena citata ha quale oggetto l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, in particolare quella del 26 maggio 2020, quando Rossella Del Vecchio inchiodò uno spaurito Giorgio Magliocca alle sue gravissime responsabilità per la firma di un accordo di partenariato per manifestazioni anticamorra con il “Gruppo sociale La Felicità”, l’associazione culturale formata da soggetti imparentati o comunque legati alla famiglia del defunto capomafia ergastolano Vincenzo Lubrano.
Nella seduta del 15 settembre 2020, Rossella del Vecchio è tornata di nuovo all’attacco, stavolta sparando a zero – oltre che su Giorgio Magliocca – pure contro la segretaria comunale dottoressa Anna Lisa Simone. Si legge tra l’altro della deliberazione numero 16: “Il consigliere Del Vecchio Rossella fa presente che il 06.06.2020 aveva inviato una pec con cui chiedeva di modificare il verbale deliberativo riportante n. 1 e data 26.05.2020 in quanto ritenuta la sintesi non puntuale. In riscontro a tale nota perveniva comunicazione del Segretario Comunale con cui veniva rappresentato che la modifica sarebbe stata allegata alla proposta di deliberazione avente ad oggetto l’approvazione dei verbali precedenti. Tuttavia il suo intervento non è stato allegato alla proposta. Il Segretario Comunale rappresenta che la modifica dell’intervento relativo ad una seduta precedente deve essere oggetto della deliberazione da parte di tutto il Consiglio Comunale e rappresenta che l’inoltro degli atti relativo all’argomento dell’ordine del giorno non è di sua competenza. Il consigliere Del Vecchio Rossella chiede di allegare le pec a cui ha fatto riferimento”.
A questo punto dell’acceso dibattito la maggioranza poteva sperare in una sola cosa: rinviare la trattazione dell’argomento, ma Rossella Del Vecchio non voleva perdere l’occasione per dare un’altra mazzata a Magliocca e ai magliocchiani. Si legge ancora nel testo della deliberazione: “Il Presidente (Cesare Cuccaro) chiede al consigliere Del Vecchio Rossella se vuole rinviare la trattazione dell’argomento. Il consigliere Del Vecchio Rossella risponde di no e legge l’art. 91 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale “in questo caso viene portato ad approvazione il verbale così come modificato con allegate le modifiche presentate dal consigliere”. Dà lettura del proprio intervento come comunicato con pec del 06.06.2020, lo deposita e chiede che venga allegato al verbale”.
Ecco il colpo di scena: il sindaco, a nome della maggioranza, ha detto che i magliocchiani si sarebbero astenuti; e così le modifiche al verbale della drammatica seduta consiliare del 26 maggio 2020, chieste energicamente e ottenute da Rossella Del Vecchio, sono state approvate con i soli quattro voti favorevoli dei consiglieri comunali di minoranza: oltre alla stessa Rossella Del Vecchio, i tre esponenti di “Noi con il Cuore” Piergiorgio Mazzuoccolo, Giuseppe De Lucia e Maria Bonacci. Il consigliere comunale eletto con la lista di minoranza “L’altra Pignataro”, Gaetano Fucile, si è anch’egli astenuto. Da qui la battuta della consigliera Maria Bonacci sugli otto astenuti (“tutta la maggioranza”), con evidente riferimento polemico a Gaetano Fucile che è sembrato essersi arrabbiato di brutto per la sottolineatura.
Insomma a Pignataro Maggiore, votando su un argomento di grande rilevanza politica, è successo che quattro consiglieri di minoranza hanno avuto la meglio sui sette della maggioranza presenti (assente Rosa Pettrone), nell’occasione soccorsi da Gaetano Fucile. Un’autentica disfatta per Magliocca e i magliocchiani, tanto più che – come si è detto –  è stato proprio il sindaco, non il capogruppo di maggioranza, a prendere frettolosamente e nervosamente la parola per annunciare l’astensione. Il motivo della disperata sortita di Giorgio Magliocca in Consiglio comunale può avere una sola spiegazione: è terrorizzato (e a ragione) dagli eventuali sviluppi prefettizi e giudiziari del “caso Lubrano-Felicità”, come peraltro è dimostrato dalle sue dichiarazioni del 26 maggio 2020 quando disse di non voler ripresentare la candidatura a sindaco alle amministrative del prossimo anno. Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale pignatarese, sempre più nella bufera. Rossella Del Vecchio, nella sua durissima battaglia anti-Magliocca nel “caso Lubrano-Felicità”, ha incassato un altro significativo successo.

Rosa Parchi

Deliberazione-Consiglio-16-2020

allegato 1

allegato 2

 

 

“CASO LUBRANO-FELICITA’”, IL NAUFRAGIO DELL’AMMINISTRAZIONE MAGLIOCCA NELLA VOTAZIONE SUL VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE: QUATTRO CONSIGLIERI DI MINORANZA HANNO AVUTO LA MEGLIO SULLA DISPERATA MAGGIORANZA CHE SI È ASTENUTA – ROSSELLA DEL VECCHIO SPARA A ZERO CONTRO IL SINDACO E IL SEGRETARIO COMUNALEultima modifica: 2020-10-04T18:25:26+02:00da davidema2
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