PIETRO RICCIARDI È STATO COSTRETTO AD AUTO-CERTIFICARE IL PROPRIO FALLIMENTO: AD OLTRE QUATTRO ANNI DALLA NOMINA A LIQUIDATORE DELLA “PIGNATARO PATRIMONIO SRL IN LIQUIDAZIONE” NON È STATO IN GRADO DI METTERE A PUNTO UN PIANO INDUSTRIALE – IL MAGLIOCCHIANO D’ACCIAIO MESSO ALLE CORDE DALLA CONSIGLIERA DI MINORANZA MARIA BONACCI

PIGNATARO MAGGIORE – Il liquidatore della municipalizzata per la raccolta dei rifiuti, Pietro Ricciardi, è stato costretto ad auto-certificare il proprio fallimento facendo mettere a verbale che “non esiste” il piano industriale della “Pignataro patrimonio srl in liquidazione”, il cui socio unico è il legale rappresentante del Comune di Pignataro Maggiore, cioè il suo amico sindaco Giorgio Magliocca che lo ha nominato. Una catastrofe per il magliocchiano d’acciaio Pietro Ricciardi, per Giorgio Magliocca e soprattutto per i cittadini pignataresi che alla fine pagheranno le conseguenze della concreta applicazione delle convergenti fallimentari strategie manageriali, imprenditoriali e politiche dei due soggetti appena citati.
La confessione è avvenuta nel corso dell’audizione della Commissione consiliare di vigilanza e controllo sulla municipalizzata del 10 luglio 2020 quando – incalzato dalla consigliera comunale di minoranza Maria Bonacci e per nulla difeso dall’esponente della maggioranza Cesare Cuccaro, presidente del Consiglio comunale –  Pietro Ricciardi è stato costretto ad ammettere che ad oltre quattro anni dalla sua nomina a liquidatore non è stato in grado di mettere a punto un piano industriale per la “Pignataro patrimonio srl in liquidazione”. Un fatto gravissimo, tanto più che stiamo parlando di una municipalizzata e quindi della gestione di denaro pubblico, cioè soldi dei cittadini. Pubblichiamo, unitamente ad altri documenti, il verbale della suddetta riunione del 10 luglio 2020, dove alla pagina 17 dell’intero allegato c’è l’incredibile ammissione di Pietro Ricciardi. Per coincidenza, proprio alla pagina 17, numero che nella Smorfia equivale alla “disgrazia”, quella che rappresentano Ricciardi e Magliocca per la sfortunata “Pignataro patrimonio srl in liquidazione”.
Come è noto, subito dopo la riunione Maria Bonacci si è dimessa dalla carica di presidente della Commissione consiliare di vigilanza e controllo, al culmine di una durissima contrapposizione con un Pietro Ricciardi che è apparso in grande difficoltà. Ma avrebbe fatto meglio a dimettersi Ricciardi dalla carica di liquidatore della “Pignataro patrimonio srl in liquidazione” (poltrona molto ben retribuita, per grazia ricevuta del suo benefattore Giorgio Magliocca), in un sussulto di dignità politica.

verbale

Rosa Parchi

PIETRO RICCIARDI È STATO COSTRETTO AD AUTO-CERTIFICARE IL PROPRIO FALLIMENTO: AD OLTRE QUATTRO ANNI DALLA NOMINA A LIQUIDATORE DELLA “PIGNATARO PATRIMONIO SRL IN LIQUIDAZIONE” NON È STATO IN GRADO DI METTERE A PUNTO UN PIANO INDUSTRIALE – IL MAGLIOCCHIANO D’ACCIAIO MESSO ALLE CORDE DALLA CONSIGLIERA DI MINORANZA MARIA BONACCIultima modifica: 2020-07-31T16:17:33+02:00da davidema2
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