DALLA “SVIZZERA DEI CLAN” ALLA CITTÀ DEL GOVERNATORE VINCENZO DE LUCA: SCOPPIA UN “CASO APEIRON” ANCHE PER LA COLLABORAZIONE CON “SALERNO PULITA SPA” – ATTESA PER LA REAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E DELLA PREFETTURA – PUBBLICHIAMO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO SULL’INTESA

SALERNO – Scoppia un “caso Apeiron” anche nella città del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, nonostante “Salerno Pulita Spa” si sia detta felice – con un comunicato stampa che pubblichiamo a parte integralmente – della collaborazione con la cooperativa che ha sede in Pigntaro Maggiore (CE). Come si legge nel sito della società, “Salerno Pulita S.p.A. è un’azienda che si occupa, in prevalenza, della gestione di servizi di pulizia, igiene ambientale, raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, trattamento della frazione organica. La società è nata nel 1997 per volontà del Comune di Salerno e di alcune cooperative, che già svolgevano servizi nel settore. A partire dal 2004 il Comune di Salerno ha acquisito il 98,83% del capitale sociale e il restante 1,17% è acquisito dal Comune di Baronissi (SA), passando così ad intero capitale pubblico. Successivamente Salerno Pulita S.p.A. ha acquisito le quote del Comune di Baronissi”.
Bufera in arrivo pure a Salerno. A Pignataro Maggiore, città tristemente conosciuta quale “Svizzera dei clan”, dove “Apeiron” ha avuto in affidamento beni confiscati alla camorra, la cooperativa ha infatti firmato due protocolli d’intesa (in materia di immigrazione) con la famosa associazione denominata “Gruppo sociale La Felicità” che fa riferimento ad Angela Valente, moglie di Gaetano Lubrano. Quest’ultimo (figlio del defunto capomafia “don” Vincenzo Lubrano) è stato condannato in primo grado con il fratello Giuseppe Lubrano (pregiudicato, già sottoposto a sorveglianza speciale) per violenza privata con l’aggravante camorristica ai danni del giornalista e scrittore Salvatore Minieri. Giuseppe e Gaetano Lubrano, inoltre, sono fratelli del defunto Raffaele Lubrano detto “Lello” (ucciso in un regolamento di conti dal “clan dei casalesi” il 14 novembre 2002), il boss mafioso con il quale Giorgio Magliocca, allora consigliere provinciale casertano di An in carica, ebbe vari incontri alla vigilia delle elezioni amministrative di Pignataro Maggiore del 2002 in cui fu eletto sindaco per la prima volta. Arrestato l’11 marzo 2011 con le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e omissione di atti d’ufficio con l’aggravante camorristica, Giorgio Magliocca è stato assolto in via definitiva “perché il fatto non sussiste” e gli è stato riconosciuto un risarcimento per “ingiusta detenzione” di 90.000 Euro. Ma gli incontri di Giorgio Magliocca (attuale commissario provinciale casertano di Forza Italia) con il boss mafioso Lello Lubrano sono stati sempre confermati in tutte le sedi inoppugnabilmente.
Naturalmente il sedicente grande combattente dell’anticamorra sindaco pignatarese Giorgio Magliocca, che è anche presidente della Provincia di Caserta (quindi componente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza) non poteva far mancare la sua “benedizione” per i suddetti protocolli “Apeiron-Felicità” all’insegna della legalità e dell’antimafia. I due protocolli d’intesa sono stati firmati nelle date del 29 gennaio 2018 e del 25 maggio 2018, rispettivamente per l’anno 2018 e per il triennio 2018-2020. Questi esplosivi documenti (mai apparsi all’albo pretorio online del Comune) sono finiti sul tavolo di Giorgio Magliocca e da lui condivisi, come è dimostrato dal fatto che fanno parte integrante della deliberazione di Giunta comunale, la numero 106 del 4 luglio 2019, avente ad oggetto: “Richiesta dell’associazione culturale ‘Gruppo sociale ‘La Felicità’ – Approvazione progetto e schema di partenariato – Delibera di Giunta regionale n. 169 del 24-4-2019”. Deliberazione di Giunta comunale approvata all’unanimità dei presenti: il sindaco Giorgio Magliocca e gli assessori Rossella Del Vecchio e Vincenzo Romagnuolo. Dalla stessa deliberazione risulta che Giorgio Magliocca ha personalmente firmato con l’associazione “Gruppo sociale La Felicità” un accordo di partenariato per iniziative all’insegna della legalità e della lotta alla camorra in data 4 luglio 2019. Presidente del “Gruppo sociale La Felicità” è Salvatore Sala, per gli amici (compresi Giuseppe e Gaetano Lubrano) “Salvo”; Angela Valente signora Lubrano ricopre la carica di segretario del sodalizio.
Alla luce di queste notizie-bomba che arrivano dalla “Svizzera dei clan” (Pignataro Maggiore) l’opinione pubblica attende la reazione dell’Amministrazione comunale salernitana e della Prefettura di Salerno.

Rosa Parchi

www.salernopulita.it

Il nostro compost per concimare i terreni confiscati alla camorra

Coltivazioni biologiche con la riscoperta di produzioni autoctone e quasi scomparse quali la zucca napoletana o una vecchia varietà di pomodoro dell’Agro nocerino, di forma tonda che tende un po’ ad allungarsi, ottima per fare le passate. Ma anche la ripresa di vigneti con vecchie varietà di Aglianico, Fiano e Falanghina. Tutto questo avviene in provincia di Caserta, su terreni confiscati alla camorra nei comuni di Pignataro Maggiore e Santa Maria La Fossa, ad opera della Cooperativa sociale Apeiron, che aderisce all’associazione Libera presieduta da don Luigi Ciotti. Negli orti di Apeiron sono banditi i trattamenti chimici e si sta utilizzando il compost prodotto da Salerno Pulita con gli scarti di cucina delle famiglie salernitane ( il cosiddetto “organico”).
“Nell’impianto della zona industriale, che il Comune di Salerno ha dato in gestione alla società partecipata, è infatti ripresa da un anno – spiega Antonio Ferraro, amministratore unico di Salerno Pulita  –  la produzione di compost, che è un buon ammendante per l’agricoltura. Ogni singolo lotto di produzione è certificato da un laboratorio scelto tra quelli autorizzati dal Ministero per le Politiche agricole. L’utilizzo in agricoltura è auspicabile, ma il compost può essere utilizzato anche in altre attività, quali le bonifiche e le rigenerazioni ambientali”.
La cooperativa Apeiron ha ritirato nei giorni scorsi 171 tonnellate di compost per le sue produzioni bio, che per il 70 per cento saranno destinate al mercato del fresco della grande distribuzione e per il restante 30 per cento alla trasformazione per la vendita diretta.
“Siamo lieti di aver intrapreso questa collaborazione con Salerno Pulita – dice Emiliano Sanges, presidente della cooperativa sociale Apeiron – per l’utilizzo del compost presso i nostri siti di agricoltura biologica su terreni confiscati alle mafie. Impegno, tutela dell’ambiente e cura delle persone sono i nostri principi da sempre ed immaginarli di combinarli in un percorso di filiera sana è per noi molto importante. Un ciclo che, partendo dall’attenzione della comunità verso la raccolta differenziata si conclude e rigenera i terreni da un punto di vista nutrizionale, microbiologico e fisico, ma soprattutto etico. È un’opportunità per noi e per il territorio”.

 

DALLA “SVIZZERA DEI CLAN” ALLA CITTÀ DEL GOVERNATORE VINCENZO DE LUCA: SCOPPIA UN “CASO APEIRON” ANCHE PER LA COLLABORAZIONE CON “SALERNO PULITA SPA” – ATTESA PER LA REAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E DELLA PREFETTURA – PUBBLICHIAMO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO SULL’INTESAultima modifica: 2020-05-17T19:34:54+02:00da davidema2
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