“LIVELLI”: CON L’AFFRANCAZIONE TERRENI DI PROPRIETÀ COMUNALE POTREBBERO FINIRE NELLE MANI DELLE FAMIGLIE MAFIOSE LUBRANO E LIGATO – LE GRAVI RESPONSABILITÀ POLITICHE DEL SINDACO DI PIGNATARO MAGGIORE RAIMONDO CUCCARO CHE NON HA VOLUTO APPROVARE UN REGOLAMENTO COMUNALE CON SEVERE INDICAZIONI ANTI-CLAN

PIGNATARO MAGGIORE – L’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore, guidata dal sindaco (per fortuna uscente) Raimondo Cuccaro, potrebbe trovarsi ben presto al centro di una tremenda bufera per la questione dei terreni soggetti a “livello”. In ambienti solitamente bene informati si apprende, infatti, che la decisione del dirigente dell’Ufficio tecnico, ingegnere Antonio Manzella – immaginiamo in piena e perfetta sintonia con il suddetto sindaco –, di affrontare la delicatissima materia senza la preventiva adozione di un regolamento approvato dal Consiglio comunale, potrebbe far accendere i riflettori su questioni talmente spinose da suscitare l’attenzione della Prefettura di Caserta e della Direzione distrettuale antimafia, per quanto rispettivamente di competenza.

Come è noto, i terreni citati sono soggetti al versamento di un canone di natura enfiteutica, cosa che in Italia (Pignataro Maggiore esclusa) avviene a seguito dell’approvazione di un regolamento comunale per la fissazione dei criteri e quindi del pagamento da effettuare. La situazione – secondo quanto apprende il blog di giornalismo investigativo “Pignataro Maggiore News” – potrebbe diventare incandescente nel caso di affrancazione di tali terreni soggetti a “livello”, cioè di trasferimento definitivo agli occupanti a titolo di proprietà con il pagamento di quanto dovuto. Ovviamente, pure l’affrancazione dovrebbe essere disciplinata dal più volte richiamato regolamento, non si sa perché non voluto da Raimondo Cuccaro e dalla sua maggioranza. E qui scoppia la bomba. In altre parti d’Italia il regolamento comunale è servito a stabilire, oltre che i criteri per il pagamento del canone, le modalità per l’affrancazione, sottolineando che gli occupanti per ottenere tale affrancazione (cioè per diventare proprietari a tutti gli effetti di legge di un terreno del Comune) devono essere sottoposti a severe verifiche ai sensi delle norme antimafia. Nessuno (in altra parte d’Italia) potrebbe ottenere l’affrancazione di un terreno se, come previsto dal regolamento comunale opportunamente varato, appartenesse a famiglia mafiosa, se avesse collegamenti con consorterie criminali, se fosse prestanome o comunque avesse cointeressenze con boss e affiliati. Essendo Pignataro Maggiore (soprattutto per volontà del sindaco Raimondo Cuccaro) senza un pubblico regolamento per i “livelli”, non siamo in grado di leggere da nessuna parte che per l’affrancazione dei terreni bisogna – per esempio – non essere un esponente delle famiglie mafiose pignataresi Lubrano e Ligato (o “clan dei casalesi” o altri soggetti del genere di importazione), o un loro affiliato o un loro prestanome. Siamo sicuri che qualche terreno soggetto a “livello” (cioè di proprietà del Comune di Pignataro Maggiore) non sia nelle mani di qualche elemento riconducibile alle cosche? L’ingegnere Antonio Manzella (che comunque non è uno sprovveduto) faccia molta attenzione, visto che alla fine è lui che firma (non Raimondo Cuccaro). Faccia molta attenzione soprattutto perché non conosce tutti gli equilibri pignataresi. E certi nomi che a lui potrebbero non dire nulla, potrebbero invece dire molto alle forze dell’ordine, alla Prefettura e alla Direzione distrettuale antimafia. E certi nomi potrebbero dire molto anche a noi, che una trentina di pepatissime righe le invieremmo immediatamente all’indirizzo giusto, non certo a Babbo Natale, sottolineando l’inquietante vicenda dell’assenza (con grave responsabilità del sindaco Raimondo Cuccaro) del regolamento comunale con severe indicazioni anti-clan.

Rosa Parchi

“LIVELLI”: CON L’AFFRANCAZIONE TERRENI DI PROPRIETÀ COMUNALE POTREBBERO FINIRE NELLE MANI DELLE FAMIGLIE MAFIOSE LUBRANO E LIGATO – LE GRAVI RESPONSABILITÀ POLITICHE DEL SINDACO DI PIGNATARO MAGGIORE RAIMONDO CUCCARO CHE NON HA VOLUTO APPROVARE UN REGOLAMENTO COMUNALE CON SEVERE INDICAZIONI ANTI-CLANultima modifica: 2016-03-03T19:18:49+01:00da davidema2
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