I SIMPATICI BUONTEMPONI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ADESSO RI-SCOPRONO CHE IL CARROZZONE MANGIASOLDI “PIGNATARO PATRIMONIO SRL” È UN POZZO SENZA FONDO – A CHI FA COMODO TENERE ANCORA IN PIEDI LA MUNICIPALIZZATA DEGLI SPERPERI? – IMMAGINIAMO CHE INTANTO PREFETTO E MAGISTRATURA STIANO VALUTANDO IL CONTENUTO DELLA NOSTRA INCHIESTA GIORNALISTICA

PIGNATARO MAGGIORE – I simpatici buontemponi dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore hanno evidentemente voglia di scherzare se adesso fanno finta di scoprire (anzi, di ri-scoprire, essendo il problema ormai incancrenito da fin troppo tempo) il pozzo senza fondo del carrozzone mangiasoldi “Pignataro patrimonio srl”, la municipalizzata a totale capitale pubblico per la raccolta dei rifiuti. Tale incontrollabile voglia di farsi quattro risate alle spalle dei cittadini (che pagano gli sperperi del carrozzone, tra l’altro mangiatoia degli amici dell’ex sindaco Giorgio Magliocca) è apparsa evidente da un articolo pubblicato dall’attuale presidente del Consiglio comunale, Francesco De Rosa, sul proprio blog all’indirizzo internet http://francescoderosa.myblog.it, in data 6 novembre 2014, con il titolo: “Pignataro patrimonio srl, situazione critica”. Riportiamo di seguito integralmente, prima di concludere con qualche breve nostra considerazione, lo scritto del presidente del Consiglio comunale: “La nota trasmessa dal Revisore Unico agli organi di governo locali, relativamente alla informativa relativa alla società Pignataro Patrimonio s.r.l in liquidazione, partecipata del nostro Comune al 100%, evidenzia una situazione economica aziendale critica. Nella relazione si legge che dall’esame del bilancio la società presenta perdite progressive pari ad € 579.034 di difficile copertura con la gestione ordinaria, in quanto presumibilmente sia i ricavi che i costi non subiranno negli anni a venire sostanziali variazioni. Inoltre, ovemai la normativa nazionale e regionale facesse dichiarare decaduto il contratto con il Comune, per il servizio di gestione integrata dei rifiuti – prosegue l’articolo di Francesco De Rosa – la Pignataro Patrimonio s.r.l. non potrebbe produrre né utili né liquidità atti a coprire ed a fronteggiare il pagamento dei debiti che ammontano ad € 1.170.032 a fronte di crediti per € 663.886. Ma l’aspetto più preoccupante è che, secondo l’organo di revisione, per ripianare la situazione debitoria della Pignataro Patrimonio s.r.l. il Comune dovrebbe eventualmente provvedere a ricapitalizzare la società nei limiti della differenza tra i crediti e i debiti, circostanza questa che andrebbe a incidere negativamente sul già precario equilibrio finanziario ed economico del Comune.  Questa ultima considerazione del Revisore Unico, però, non può trovare una concreta applicazione in quanto il ripianamento delle perdite da parte dei soci pubblici, come la ricapitalizzazione, è vietata dall’art.6 comma 19 del decreto legge n.78 del 2009, nel caso in cui la società che per tre anni consecutivi abbia registrato perdite d’esercizio. Anche la nuova normativa in materia di contabilità – legge n. 196 del 2009 – richiede che nel bilancio la gestione propria dell’amministrazione pubblica sia affiancata dalla gestione degli enti strumentali o dipendenti ovvero delle società partecipate cosicché – conclude Francesco De Rosa – le risultanze di un ente o di una società si influiscano a vicenda sia positivamente che negativamente”.

Fin qui l’articolo del presidente del Consiglio comunale. Va aggiunto che Francesco De Rosa ha messo in rete sul proprio blog anche una riproduzione del documento a firma del revisore unico professor Bruno Matera, dove si vede che la data è quella del 29 ottobre 2014, arrivato quindi a una settimana esatta dal nostro articolo pubblicato su “Pignataro Maggiore News” il 22 ottobre 2014, con il titolo: “L’APPALTO PER IL CONFERIMENTO DELLA FRAZIONE UMIDA DEL COMUNE DI CASAL DI PRINCIPE FU VINTO DA UNA SOCIETA’ (GE.S.I.A. SPA) RAPPRESENTATA IN SEDE DI GARA DA UN “CUMPARIELLO” DEL FAMIGERATO “CASALESE” GAETANO CERCI – ADAMO FILIPPELLA FU DELEGATO DALL’AMMINISTRATORE UNICO FRANCESCO PASSARO, CHE È ANCHE LIQUIDATORE DEL CARROZZONE “PIGNATARO PATRIMONIO SRL”. Inchiesta giornalistica, la nostra, che immaginiamo abbia indotto a qualche riflessione il Prefetto di Caserta, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, oltre naturalmente all’attuale sindaco di Pignataro Maggiore Raimondo Cuccaro e a tutti gli esponenti della sua maggioranza. Si tratta di simpatici buontemponi (Cuccaro e la sua maggioranza) che si ostinano a non voler smantellare la mostruosa creatura mangiasoldi voluta dall’allora sindaco Giorgio Magliocca, nonostante abbiano – sulla carta – messo in liquidazione la “Pignataro patrimonio srl” già da tre anni. A chi fa comodo tenere ancora in piedi la municipalizzata degli sperperi?

Rosa Parchi

I SIMPATICI BUONTEMPONI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ADESSO RI-SCOPRONO CHE IL CARROZZONE MANGIASOLDI “PIGNATARO PATRIMONIO SRL” È UN POZZO SENZA FONDO – A CHI FA COMODO TENERE ANCORA IN PIEDI LA MUNICIPALIZZATA DEGLI SPERPERI? – IMMAGINIAMO CHE INTANTO PREFETTO E MAGISTRATURA STIANO VALUTANDO IL CONTENUTO DELLA NOSTRA INCHIESTA GIORNALISTICAultima modifica: 2014-11-13T21:36:24+01:00da davidema2
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