I BUONTEMPONI SCHERZANO: FUCILE CARICATO A “PELLETTONI”- SPUNTA UN ALTRO DISSENNATO PROGETTO PER UNA NUOVA CENTRALE A BIOMASSE – MA IL COMUNE DI PIGNATARO MAGGIORE DICE “NO”

PIGNATARO MAGGIORE – I nostri affezionati lettori stavano sicuramente aspettando una nostra inchiesta giornalistica sul disastroso progetto della centrale a biomasse della “Iavazzi Ambiente” nell’Agro caleno, ma vogliamo sorprenderli parlando d’altro – di una diversa vicenda del tutto inedita -, assicurando però che della famiglia Iavazzi (e di un’altra loro attività nel campo dei rifiuti, la “Impresud”) ci occuperemo non appena avremo messo in ordine gli appunti raccolti e ascoltato qualche fonte fiduciaria solitamente bene informata. Insomma, su Iavazzi e dintorni stiamo ancora lavorando. Per ora sentite quest’altra storia: a Pignataro Maggiore c’è chi sta manovrando per un’altra centrale a biomasse. E si tratta di soggetti che sono autorevolmente imparentati con esponenti politici locali.

Tutto comincia il 9 marzo 2012 quando nello studio del notaio Alberto Criscuolo, in Santa Maria Capua Vetere, si presentano due pignataresi desiderosi di fondare una società a responsabilità limitata, la “Energysud”, avente la sede legale in Pignataro Maggiore, via Antonio Gramsci, 3, poi iscritta al registro delle imprese della Camera di commercio di Caserta il 26 marzo 2012. La “Energysud srl” ha come oggetto sociale, tra l’altro, la produzione e la fornitura di energia; in sintesi, vorrebbe costruire una centrale cosiddetta “a biomasse” a Pignataro Maggiore, con indirizzo alla Statale Casilina, chilometro 189,200. Amministratore unico della “Energysud srl” è Giovanni Scialdone (conosciuto in città come “Giovanni ‘u Biondo”), nato a Pignataro Maggiore nel 1963, cognato – avendone sposato una sorella – dell’ex consigliere comunale, ex assessore ed ex componente dell’assemblea dell’Asi (Consorzio per lo sviluppo industriale) Giuseppe Giuliano, esponente del Pdl (ex An). Ma il protagonista vero dell’operazione biomasse è soprattutto Donato Marcello, titolare di una gioielleria, nato a Pignataro Maggiore nel 1966, cognato – avendone sposato la sorella – dell’ex vicesindaco, ex assessore e attuale consigliere comunale di opposizione ingegnere Gaetano Fucile, appartenente ad una famiglia di imprenditori edili miracolati dalla politica. Non a caso l’indirizzo della sede legale della “Energysud srl” (come si è detto, via Gramsci, 3) sembra ricondurre appunto alla famiglia Marcello-Fucile; ed è lo stesso Donato Marcello che mette a disposizione della società il terreno per il progetto della centrale a biomasse con un contratto di locazione del 15 giugno 2012, scrittura privata registrata all’Agenzia delle Entrate di Caserta il 3 luglio 2012. Con tale atto Donato Marcello, proprietario del suolo di 7.308 metri quadrati in via Casilina, catasto terreni foglio numero 10, particelle contrassegnate dai numeri 114 e 115, lo concede in locazione alla “Energysud srl”, rappresentata dall’amministratore unico Giovanni Scialdone, per nove anni, canone annuo di trecento Euro. Da atti ufficiali – come riferisce una nostra fonte fiduciaria -, inoltre, emerge che l’amministratore unico Giovanni Scialdone fornisce come numero di telefono fisso della “Energysud srl” quello della gioielleria di Donato Marcello di via Vescovado a Pignataro Maggiore; e l’indirizzo di posta elettronica fa ugualmente riferimento a Donato Marcello, mai a Giovanni Scialdone. È da presumere che la parte del leone la fa la famiglia Fucile-Marcello. La coincidenza del numero di telefono della gioielleria con quello della “Energysud srl” ha naturalmente scatenato i soliti buontemponi di piazza Umberto I che sono pronti a giurare su una serie di equivoci che si sarebbero già verificati. Raccontano – gli inguaribili buontemponi – che Donato Marcello, a chi gli chiedeva per telefono come avesse voluto costruire la centrale a biomasse, avrebbe risposto (confondendosi con un anello di fidanzamento) di preferire l’oro con un brillante. E dall’altro capo del telefono gli avrebbero risposto: “Vabbè Donà, con la centrale faremo una barca di soldi, ma non ti sembra esagerato costruirla in oro e brillanti?”. Fare soldi a palate e, per il resto, chi se ne frega se l’aria respirata dai pignataresi viene appestata. 

Al di là dei reali rapporti di forza tra Scialdone e Marcello, le quote sociali della “Energysud srl”, per un totale di centomila Euro, sono attualmente così ripartite: 40.000 Euro a testa per Giovanni Scialdone e Donato Marcello; 20.000 per la “Energy Life Group srl”, quest’ultima con sede legale in Roma, via Tommaso Salvini, 14, nella cui nota integrativa al bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 viene fatto riferimento all’acquisto della suddetta quota.

Per completezza di informazione, va detto che la “Energysud srl” si è affidata alla “Sicureco – Servizi per la sicurezza srl”, con sede in Montevarchi (provincia di Arezzo), via Francesco Cataliotti, 16, per seguire le pratiche amministrative, per la costruzione e l’avvio e il funzionamento della centrale a biomasse. Progettista e direttore dei lavori l’architetto Massimo Santini, con recapito presso la “Sicureco”.

Ma a che punto è il progetto? Per la verità, la “Energysud srl” era partita in quarta, con la velocità di un colpo di Fucile caricato – dicono sempre i buontemponi della piazza – a “pellettoni”. Caricato a “pellettoni” (non a pallettoni) perché la centrale a biomasse – sulla carta – doveva essere alimentata appunto con il pellet. In data 16 novembre 2012 la “Energysud srl” presenta al Comune di Pignataro Maggiore una comunicazione di Procedura abilitativa semplificata (in sigla, PAS); ma il successivo 13 dicembre 2012 ecco lo stop del Comune, che ordina di non effettuare i lavori di cui alla citata PAS su un terreno a destinazione agricola, non industriale; poi il 14 gennaio 2013 arriva il provvedimento finale di diniego a firma del dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune, ingegnere Girolamo Parente, in merito alla “realizzazione impianto a biomassa operante in assetto cogenerativo, alimentata da biomassa solida fino a 1 Mwe”.

Un “no” secco e definitivo, quindi, alla “Energysud srl” da parte dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore. Ma la “Energysud srl”, spalleggiata come si è detto dalla “Sicureco – Servizi per la sicurezza srl”, ha presentato il 19 aprile 2013 ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro il provvedimento di diniego del Comune di Pignataro Maggiore; ricorso al quale hanno replicato – con documento del 17 maggio 2013 inoltrato al competente Ministero delle Infrastrutture – il dirigente dell’Ufficio tecnico e il sindaco Raimondo Cuccaro, quest’ultimo protagonista – come è noto -, in sede politica, con manifestazioni popolari e con denunce penali, della battaglia contro un’altra centrale a biomasse, quella della “Biopower” della famiglia Verazzo, colpita e affondata.

Il ricorso della “Sicureco” è firmato dal presidente del consiglio d’amministrazione Giorgio Valentini, con l’assistenza dell’avvocato Filippo Donati. Nella sua replica ai “Donati” (volendo alludere sia all’avvocato Filippo Donati sia a uno degli azionisti della “Energysud srl”, Donato Marcello) il Comune di Pignataro Maggiore ha fornito una serie di elementi che – a giudizio dei bene informati in materia – dovrebbero rivelarsi invalicabili per il progetto della nuova centrale a biomasse. 

Secondo quanto si sente dire dagli impenitenti buontemponi sopra evocati, sarebbe proprio il secco e definitivo “no” dell’Amministrazione comunale alla centrale a biomasse del cognato Donato Marcello ad aver trasformato il dormiente consigliere comunale di opposizione Gaetano Fucile in un ferocissimo combattente anti-Cuccaro. Altro che un semplice Fucile caricato a “pellettoni”, l’ingegnere Gaetano Fucile si è trasformato – da un momento all’altro – in un autentico cannone armato con ordigni di distruzione di massa contro l’attuale sindaco. Ovviamente senza mai parlare della centrale a biomasse, perché lui ufficialmente – carte alla mano – non c’entra nulla con il progetto della “Energysud srl”. Ora Gaetano Fucile, con l’arrivo della bella stagione – sostengono i buontemponi – ha già pronta un’altra serie di durissime prese di posizione contro Raimondo Cuccaro: “Cittadini, il sindaco mangia il gelato al pistacchio; il sottoscritto consigliere Gaetano Fucile ritiene invece che nell’interesse dei cittadini dovrebbe mangiarlo ai gusti cioccolato e nocciola”; “cittadini, il sindaco sulla spiaggia calza gli infradito, mentre il sottoscritto oppositore è convinto che nell’interesse esclusivo di Pignataro Maggiore Raimondo Cuccaro dovrebbe andare al mare con gli stivali”; e via di seguito. Ma, concludono i buontemponi, se l’Amministrazione comunale avesse graziosamente dato il via libera alla centrale della “Energysud srl”, Gaetano Fucile avrebbe continuato a dormire, senza risvegliarsi acerrimo oppositore anti-Cuccaro. Perché si sa, “a caval Donato (Marcello), non si guarda in bocca”.

Rosa Parchi

I BUONTEMPONI SCHERZANO: FUCILE CARICATO A “PELLETTONI”- SPUNTA UN ALTRO DISSENNATO PROGETTO PER UNA NUOVA CENTRALE A BIOMASSE – MA IL COMUNE DI PIGNATARO MAGGIORE DICE “NO”ultima modifica: 2013-05-27T17:40:00+02:00da davidema2
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