SVOLTA NEL PDL: SILURATO L’IMPUTATO PER FATTI DI CAMORRA GIORGIO MAGLIOCCA – NEL COMITATO PROVINCIALE IL GRANDE ACCUSATORE ELISEO CUCCARO – ECCO IL VERBALE SUGLI INCONTRI CON IL BOSS MAFIOSO LELLO LUBRANO

PIGNATARO MAGGIORE – Clamorosa svolta ai vertici provinciali del Pdl di Terra di Lavoro, dove il coordinatore sen. Pasquale Giuliano e il vice coordinatore sen. Gennaro Coronella hanno silurato l’imputato per fatti di camorra Giorgio Magliocca e, contestualmente, hanno premiato uno dei principali testimoni dell’accusa, Eliseo Cuccaro. Cosa da non credere (tanto più che Coronella è testimone di nozze di Magliocca), se la notizia contenente gli stessi nomi non fosse stata pubblicata da vari siti Internet e dai quotidiani locali “Gazzetta di Caserta” e “Cronache di Caserta”, riprendendo evidentemente un comunicato stampa del coordinatore provinciale e del vice coordinatore del Pdl. Per chi volesse approfondire la vicenda, segnaliamo che in data 19 luglio 2012, la “Gazzetta di Caserta” ha pubblicato un articolo, a firma di Gabriella Gatto, con il titolo: “Pdl, tutti i componenti del comitato provinciale”; mentre l’articolo di “Cronache di Caserta”, con la sigla “r.c.”, recava il seguente titolo: “Pdl: salta il congresso, arriva il coordinamento”. Per chi volesse, invece, approfondire il caso con una ricerca in Internet, basta digitare il nome e il cognome del grande accusatore anti-Magliocca, Eliseo Cuccaro. No, non digitate nome e cognome di Giorgio Magliocca o di qualche altro esponente pignatarese del Pdl; Pignataro Maggiore, infatti, è rappresentata nel coordinamento provinciale del Partito della Libertà appunto da Eliseo Cuccaro.

Un fatto talmente eclatante che – se avessero un minimo di dignità politica e non sentissero comunque il bisogno di una mangiatoia a cui aggrapparsi disperatamente, con mani, piedi e mandibole– dovrebbe indurre Giorgio Magliocca e i magliocchiani a dimettersi dal Pdl. Il siluramento di Giorgio Magliocca e la nomina di Eliseo Cuccaro potrebbe anche significare che i vertici provinciali del Pdl credono alle accuse di Eliseo Cuccaro e non alla difesa di Giorgio Magliocca.

Come è noto, Giorgio Magliocca è imputato di concorso esterno in associazione mafiosa e omissione di atti d’ufficio con l’aggravante camorristica; è stato assolto in primo grado, con rito abbreviato, dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Napoli, ora è in attesa del processo d’appello. Uno dei pilastri dell’accusa formulata dai valorosi magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli (tra cui il dott. Giovanni Conzo) riguarda due incontri a cena che Giorgio Magliocca, allora consigliere provinciale di An in carica, ebbe tra il 2001 e il 2002 con il boss mafioso Lello Lubrano, alla vigilia delle elezioni amministrative di Pignataro Maggiore, quando fu eletto sindaco per la prima volta. I commensali erano quattro: lo spregiudicato e rampante esponente politico Giorgio Magliocca, il pericoloso criminale mafioso Lello Lubrano (poi ucciso il 14 novembre 2002 in un agguato del “clan dei casalesi”), Francesco Parisi (uomo di fiducia del boss) ed Eliseo Cuccaro che all’epoca era il coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia. Francesco Parisi ed Eliseo Cuccaro – che se avessero negato la verità avrebbero passato un brutto guaio in sede giudiziaria – non hanno potuto far altro che confermare gli incontri a cena tra Magliocca e Lubrano. Insomma, se Magliocca è finito in galera l’11 marzo 2011, si deve anche alle testimonianze di Francesco Parisi ed Eliseo Cuccaro sulle cene tenutesi al ristorante “Ebla” in località Triflisco, nel territorio del Comune di Bellona. Nessun giudice – nemmeno il Gup che ha assolto l’ex sindaco di Pignataro Maggiore – ha messo in dubbio che gli incontri tra Magliocca e Lubrano (e Parisi e Cuccaro) si sono svolti davvero.

E’ ovvio, quindi, che Giorgio Magliocca non nutra sentimenti amichevoli nei confronti di Eliseo Cuccaro. Figuriamoci che cosa ha pensato Giorgio Magliocca quando ha visto il nome di Eliseo Cuccaro nel comitato provinciale del Pdl, peraltro nominato (oltre che dal sen. Giuliano) dal proprio – di Magliocca – testimone di nozze sen. Gennaro Coronella da Casal di Principe. Magliocca avrà pensato, in dialetto casalese stretto: “Pure ‘u cumpere Gennere m’ha abbandunete”.

Cogliamo l’occasione per informare i nostri (pochi) lettori sul verbale relativo alle dichiarazioni di Eliseo Cuccaro redatto negli uffici della Sezione anticamorra della Squadra Mobile della Questura di Caserta in data 17 dicembre 2007. “In epoca precedente le elezioni amministrative, se ben ricordo avvenute nell’anno 2002 – si legge, tra l’altro, nel verbale di sommarie informazioni firmato da Eliseo Cuccaro -, io e Giorgio Magliocca eravamo due giovani che si affacciavano all’attività politica locale, lui come riferimento di Alleanza nazionale ed io in quanto coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia. Ricordo che in quel periodo io e Giorgio giravamo insieme per organizzare un gruppo necessario alla presentazione della lista, capeggiata da lui, per il rinnovo del sindaco e consiglieri comunali di Pignataro Maggiore. Come di consueto, al termine di una giornata, forse sul finire dell’anno 2001, decidemmo di intrattenerci a cena nel ristorante ‘Ebla’ in Triflisco, dove incontrammo Lubrano Raffaele e Francesco Parisi, con i quali sedemmo a tavola insieme per la cena. Conoscevo bene Francesco Parisi, in quanto mio coetaneo, ma non avevo mai parlato, prima di allora, con Lello Lubrano. Pertanto in quella occasione non furono assolutamente affrontati temi politici giacché la conversazione fu di mera conoscenza”. Eliseo Cuccaro così prosegue nelle sue dichiarazioni a verbale, davanti agli ufficiali di polizia giudiziaria della Squadra Mobile: “In una seconda occasione, avvenuta poco dopo, ricordo che Giorgio Magliocca mi vene a prendere a casa con la sua autovettura e mi invitò a cena. Andammo nuovamente al ristorante ‘Ebla’ e ritrovammo il Lubrano Raffaele e Parisi Francesco. Anche in quella occasione sedemmo con loro allo stesso tavolo per la cena. Nel corso della cena, la discussione scivolò sul discorso delle elezioni amministrative, essendo ormai noto che Giorgio Magliocca era il candidato a sindaco per la coalizione del centrodestra, tuttavia nessuna questione fu approfondita in quella sede, limitandoci a raccontare reciprocamente le notizie locali sui vari candidati. Nulla posso riferire in ordine ad eventuali altri argomenti affrontati dai commensali durante le mie assenze dal tavolo perché ripetutamente mi alzavo con varie scuse, perché un po’ imbarazzato dalla presenza del Lubrano”. Fin qui le parole di Eliseo Cuccaro. Vogliamo aggiungere, da parte nostra, una sola sottolineatura: ecco come preparava la campagna elettorale per le amministrative Giorgio Magliocca, incontrandosi con un boss mafioso del calibro di Lello Lubrano. E l’ex sindaco di Pignataro Maggiore è diventato così impresentabile, sul piano politico, che l’ha dovuto silurare finanche il suo amatissimo “cumpere Gennere”. Politicamente parlando, Giorgio Magliocca è finito.

Rosa Parchi

SVOLTA NEL PDL: SILURATO L’IMPUTATO PER FATTI DI CAMORRA GIORGIO MAGLIOCCA – NEL COMITATO PROVINCIALE IL GRANDE ACCUSATORE ELISEO CUCCARO – ECCO IL VERBALE SUGLI INCONTRI CON IL BOSS MAFIOSO LELLO LUBRANOultima modifica: 2012-07-29T18:06:00+02:00da davidema2
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