Il capogruppo di maggioranza Pier Nicola Palumbo: l’Amministrazione comunale vede con favore l’ubicazione del Giudice di Pace a Torre dell’Ortello.

In relazione al problema più volte affrontato in questi giorni dalla stampa locale e sulle pagine di questo stesso Portale circa la possibilità di soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore occorre precisare quanto segue: Il consiglio dei Ministri, in data 11 dicembre 2011 ha approvato in via preliminare lo schema di Decreto Legislativo recante “Revisione delle Circoscrizioni Giudiziarie – Uffici del Giudice di Pace “(a norma dell’ art. 1, comma 2, legge 14 settembre 2011, n. 148 recante “delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio nazionale degli Uffici Giudiziari”). Il decreto in questione ha previsto la soppressione di ben 681 Uffici del Giudice di Pace su tutto il territorio nazionale tra cui, per quel che più direttamente ci interessa, tutti gli Uffici del Giudice di Pace del Circondario del Tribunale di S. Maria Capua Vetere e cioè, escluso l’ Ufficio di Caserta, gli Uffici del Giudice di Pace di Arienzo, Aversa, Carinola, Capua, Piedimonte Matese, Maddaloni, Marcianise, Capriati al Volturno, Sessa Aurunca, Teano, Trentola Ducenta e Pignataro Maggiore, che dovrebbero essere tutti accorpati all’Ufficio del Giudice di Pace di S. Maria Capua Vetere in quanto comune capoluogo di circondario giudiziario.

Tuttavia l’art. 3 dello stesso decreto prevede che, entro sessanta giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale e sul sito del Ministero della Giustizia dell’elenco definitivo degli Uffici del Giudice di Pace da sopprimere, gli Enti Locali interessati, anche consorziati tra loro, potranno richiedere, attraverso un procedimento ben delineato nel Decreto e nell’allegata Relazione Illustrativa, il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace facendosi integralmente carico delle spese di gestione e di erogazione del servizio nel suo complesso, ivi incluso il fabbisogno del personale amministrativo mentre restano a carico dell’amministrazione giudiziaria la determinazione e la retribuzione dell’organico del personale della magistratura onoraria di tali sedi nonché la formazione del personale amministrativo.

In altre parole questo significa che i comuni di Pignataro Maggiore, Sparanise, Calvi Risorta, Giano Vetusto, Pastorano, Rocchetta e Croce e Camigliano che ricadono nella competenza territoriale del Giudice di Pace di Pignataro avranno la possibilità di raggiungere un’ intesafinanziaria finalizzata a conservare l’Ufficio del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore che altrimenti verrebbe soppresso ed accorpato a quello di S. Maria Capua Vetere.

Detto questo, e rinviando per un più approfondito esame della PIER NICOLA PALUMBO 1.jpgdisciplina normativa sull’argomento al sito del Ministero della Giustizia, preme sottolineare che questa Amministrazione non ha certo relegato all’area del disinteresse una questione così seria e delicata e chi vuol far credere questo lo fa come sempre in un ottica strumentale e di contrapposizione politica che li priva quantomeno del gusto di criticar a ragion veduta. Del resto la scelta di aver individuato come primo passo, per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio nazionale degli Uffici Giudiziari, la soppressione degli uffici dei Giudici di Pace, che rappresentano il livello in cui l’accesso alla giustizia è più vicina al cittadino, non è accettabile né sostenibile e per di più, come sempre più spesso accade di recente, si abbatte come una scure sui cittadini/utenti ai quali viene questa volta chiesto di privarsi di un punto di riferimento prossimo e consolidato per l’amministrazione della giustizia.

Da tempo il Sindaco in primis, il sottoscritto e altri consiglieri stanno seguendo quotidianamente il problema e già numerosi sono stati gli incontri effettuati sia con il personale amministrativo che della magistratura onoraria dell’ufficio del Giudice di Pace di Pignataro sia con i Sindaci e gli Amministratori dei comuni interessati che per lo più condividono con questa Amministrazione la ferma volontà di fare tutto quanto necessario per evitare la soppressione della locale sede giudiziaria, così come fa piacere che sull’argomento abbiano già avuto modo di esprimersi nel medesimo senso altri consiglieri dei comuni interessati, nonché colleghi, la cui sensibilità, su questo come su altri temi, è notorea e non necessita sottolineatura.

Nei prossimi giorni la Giunta Comunale approverà una delibera di indirizzo per ribadire formalmente la ferma intenzione di questa Amministrazione di voler porre in essere ogni più opportuna iniziativa necessaria a rispettare il disposto normativo utile ad evitare la soppressione e conservare l’Ufficio del Giudice di Pace e lo stesso sarà chiesto di fare a tutti i comuni interessati in modo da poter stipulare quanto prima ed in ogni caso entro i termini di cui all’art. 3 del Decreto, un Protocollo di Intesa di ripartizione degli oneri finanziari che sono in fase di esatta quantificazione oltre alla ovvia disciplina di gestione dell’Ufficio.

Altro problema è invece quello relativo all’ubicazione dell’Ufficio. Sull’argomento si è già giustamente aperto tra l’opinione pubblica un dibattito sull’opportunità o meno di individuare quale eventuale sede futura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore la struttura di Torre dell’Ortello. In realtà l’ipotesi di ubicazione dell’Ufficio del Giudice di Pace presso tale struttura è vista in linea di massima con favore da questa Amministrazione per una molteplicità di ragioni tra le quali spiccano, da un lato, l’altissimo valore simbolico dell’operazione che consentirebbe di introdurre un effettivo e costante presidio di legalità in un bene confiscato alla camorra così come è avvenuto per il Polo Civico “ F. Imposimato” in via Francesco IV di Borbone e, dall’altro, di dare una destinazione definitiva ad una struttura idonea allo scopo ma che difficilmente potrà essere destinata ad un riutilizzo sociale che sia effettivo e duraturo senza la presenza, anche al suo interno, dello Stato e delle sue articolazioni. Delle critiche che mi è capitato di leggere a questa impostazione alcune mi paiono pragmaticamente condivisibili, altre sono francamente risibili. Tuttavia su questo aspetto è naturale e giusto che si tengano in considerazione tutte le diverse opinioni, prime fra tutte quelle delle Amministrazioni coinvolte, per poter addivenire ad una scelta che sia realmente espressione, oltre che del naturale interesse pubblico complessivamente considerato, anche di un messaggio di riscatto e di affermazione del più alto valore della legalità e della giustizia che questa terra, più di altre, ed i suoi amministratori, più di altri, hanno il dovere di esprimere. (Il capogruppo di maggioranza Avv. Pier Nicola Palumbo)

Il capogruppo di maggioranza Pier Nicola Palumbo: l’Amministrazione comunale vede con favore l’ubicazione del Giudice di Pace a Torre dell’Ortello.ultima modifica: 2012-02-05T02:07:00+01:00da davidema2
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