Giudice di Pace: i seguaci di Magliocca tentano di impedire l’utilizzazione del bene confiscato Liggio-Nuvoletta.

Tutto come previsto: stanno prendendo posizione contro l’utilizzazione del bene confiscato ex proprietà Liggio-Nuvoletta in località Torre dell’Ortello i seguaci dell’ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, che è stato per molti mesi in galera preventiva con le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e omissioni di atti d’ufficio con l’aggravante camorristica appunto per lo scandalo dei beni confiscati. Questi personaggi non vogliono il trasferimento dell’ufficio del Giudice di Pace in tale struttura perché sarebbe uno schiaffo alle cosche mafiose, loro amiche e grandi elettrici, e perché dimostrerebbe una volta di più (dopo lo spostamento dei vigili urbani e la creazione dell’aula consiliare del Comune nell’immobile confiscato al boss Raffaele Ligato in via Ferdinando IV di Borbone) che l’ostacolo alla utilizzazione dei beni confiscati era proprio l’ex sindaco Magliocca.

Ma, per fortuna, a nulla sono servite finora le manovre dei magliocchiani ancora a piede libero, che si sono inventati di tutto per impedire l’utilizzazione dei beni confiscati. Tra poco addirittura tireranno fuori la storia che tali immobili non hanno il rifugio anti-atomico; ma se fossimo in loro ci preoccuperemmo di più di un rifugio anti-DDA (Direzione distrettuale antimafia).

In ogni caso, tali prese di posizione dei magliocchiani contro l’utilizzazione dei beni confiscati, essendo altamente sintomatiche, potrebbero essere un valido riscontro per eventuali indagini sulle collusioni mafiose, per le rivelazioni dei collaboratori di giustizia e per lo scenario emerso in inquietanti intercettazioni in carcere, dove i detenuti per camorra ordinano e certi personaggi a piede libero eseguono.

Rosa Parchi

Giudice di Pace: i seguaci di Magliocca tentano di impedire l’utilizzazione del bene confiscato Liggio-Nuvoletta.ultima modifica: 2012-02-05T17:57:00+01:00da davidema2
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