PIGNATARO MAGGIORE – Si sono conclusi ieri (17 marzo) i lavori stagionali sul vigneto “Don Peppe Diana”, piantato sui beni confiscati alla camorra a Torre dell’Ortello. Alcuni volontari, con in testa il sindaco Raimondo Cuccaro, hanno effettuato la fresatura del terreno tra le diecimila piante di viti. Due trattrici agricole, munite di zappatrici rotative, hanno lavorato ininterrottamente dalle prime luci del mattino fino alle 14. Sui terreni sottratti ai fratelli Angelo e Ciro Nuvoletta, un gruppo di cittadini (guidato da alcuni amministratori locali), i lavori erano partiti mercoledì 7 marzo, allorché si è proceduto con le operazioni di potatura del vigneto. Terminato l’intervento, i volontari hanno ripulito l’area. Nei prossimi mesi la natura dovrebbe fare il suo corso e regalare i frutti del duro lavoro dei volontari.
Nei giorni scorsi, intanto, è scaduto il bando per l’assegnazione dei beni in località Arianova e in via Municipio sono pervenute tre richieste da parte di altrettante onlus. Una commissione composta da un rappresentante del Comune, un funzionario prefettizio e da un membro dell’associazione Libera, valuterà le proposte e sceglierà quella più idonea. Nel giro di poche settimane il vigneto intitolato alla memoria del prete anticamorra ucciso il 19 marzo del 1994 (domani ricorrerà il diciottesimo anniversario) e il resto dei beni saranno curati da un nuovo gestore.
