IL MANIFESTO NATALIZIO DELLA PRO LOCO CON LA FRASE DI UNA VITTIMA DEL NAZISMO, SINTOMO DELLA RABBIA PER IL DURO SCONTRO CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE GUIDATA DAL SINDACO GIORGIO MAGLIOCCA – IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE GIORGIO D’ANGELO VEDE PER PIGNATARO MAGGIORE UN FUTURO “CUPO” (GENNARO)

manifesto-Pro-LocoPIGNATARO MAGGIORE – Il mite professor Giorgio D’Angelo, presidente dell’associazione Pro Loco di Pignataro Maggiore, deve essersi arrabbiato di brutto se durante le festività natalizie sembra non aver aperto il cuore a presepiali speranze ma ha ritenuto di dover evocare il pensiero di una vittima del nazismo. Vero è che nel manifesto firmato dal Consiglio d’amministrazione della Pro Loco “Pinetarium” campeggiava uno scontato augurio – rivolto ai componenti dell’associazione e alla cittadinanza tutta – “di vivere le Festività Natalizie in pace e gioiosa serenità”, ma il pezzo forte era rappresentato da una frase della Carmelitana Scalza Edith Stein: “Più si fa buio intorno a noi e più dobbiamo aprire il cuore alla luce che viene dall’alto”. La mistica di origine ebraica Edith Stein (tra l’altro grande filosofa), come è noto, fu deportata e morì nel campo di sterminio di Auschwitz; è stata proclamata santa da Giovanni Paolo II.

Leggendo il manifesto, a Pignataro Maggiore c’è chi lo ha interpretato come un duro attacco sferrato dal presidente della Pro Loco all’indirizzo dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giorgio Magliocca. Giorgio D’Angelo e Giorgio Magliocca, infatti, sono ai ferri corti, come si evince peraltro dalla notizia riportata dal quotidiano online www.caleno24ore.it (direttore Davide De Stavola) il 5 gennaio 2017 con il titolo: “Pignataro, la C.I.D.E.C “spodesta” la Pro Loco “Pinetarium” nell’organizzazione degli eventi natalizi. Le tradizionali tombolate dirette dal professor D’Angelo restano fuori dal cartellone di eventi costato 30mila euro”.

Se, nonostante tutte le luci natalizie, il presidente della Pro Loco è pronto a denunciare che “si fa buio intorno a noi” (frase di cui è autrice appunto una vittima del nazismo) significa – secondo quanto si dice in città – che ha visto nell’episodio della “Cidec” (che a Pignataro Maggiore fa capo all’imprenditore Gennaro Cupo) qualcosa di molto più grave di un semplice e fisiologico avvicendamento nella gestione delle manifestazioni natalizie. Uno schiaffo in faccia, insomma. Evidentemente, il professor Giorgio D’Angelo non è dispiaciuto solo per la cancellazione delle tombolate della Pro Loco ma più in generale vede nello scenario che si sta profilando (“si fa buio intorno a noi”, richiamando le parole della martire Edith Stein) un futuro “Cupo” (Gennaro).

Pubblichiamo a corredo di questo nostro articolo il manifesto della Pro Loco “Pinetarium”.

Rosa Parchi

IL MANIFESTO NATALIZIO DELLA PRO LOCO CON LA FRASE DI UNA VITTIMA DEL NAZISMO, SINTOMO DELLA RABBIA PER IL DURO SCONTRO CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE GUIDATA DAL SINDACO GIORGIO MAGLIOCCA – IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE GIORGIO D’ANGELO VEDE PER PIGNATARO MAGGIORE UN FUTURO “CUPO” (GENNARO)ultima modifica: 2017-01-21T13:24:58+01:00da davidema2
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