Gli anonimi che su Facebook si firmano “le Iene pignataresi”, sfegatati seguaci dell’ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, arrestato l’11 marzo 2011 con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, hanno sferrato un duro attacco all’Amministrazione comunale, al parroco don Pasqualino Del Vecchio, al dirigente scolastico Paolo Mesolella e ai giornalisti Enzo Palmesano e Davide De Stavola. Un tale volume di fuoco induce a fare, da parte nostra, qualche ipotesi sui motivi e sul contesto dell’aggressione a mezzo web.
È, come ci si poteva aspettare, quella della camorra una delle note
Non si riesce a capire, invece, perché siano finiti nel mirino il parroco e il nuovo dirigente scolastico. Possiamo immaginare, per quanto riguarda il preside Paolo Mesolella, che le “Iene pignataresi” non abbiano gradito la manifestazione per la legalità organizzata in data 29 novembre 2011 dall’Istituto scolastico locale, come da nota pubblicata dal professor Angelo Martino su www.comunedipignataro.it il 24 novembre 2011, con la partecipazione del sacerdote anticamorra don Luigi Merola, della cantautrice per la pace Agnese Ginocchio e del magistrato Giovanni Caparco, giudice delle indagini preliminari al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, quest’ultimo peraltro nostro conterraneo, è di Calvi Risorta. Il preside Paolo Mesosella è avvisato: a Pignataro Maggiore, non appena si parla contro la camorra, i magliocchiani (compresi certi docenti) si arrabbiano – manco a dirlo – come “Iene”.