L’ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, ha chiesto il rito abbreviato nel procedimento che lo vede accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e che lo ha costretto, in virtù di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari Antonella Terzi, a stare più di otto mesi in carcere. Il legale dell’ex primo cittadino, Mauro Iodice, ha chiesto al Giudice per l’udienza preliminare il rito alternativo che, in caso di condanna, prevede lo sconto di un terzo della pena.
Magliocca, attualmente agli arresti domiciliari a Formia, dovrà presentarsi il 20
Alla manifestazione, oltre a un discreto numero di cittadini e alle telecamere di www.comunedipignataro.it (con il direttore responsabile Pietro Ricciardi), hanno presenziato anche il sindaco Raimondo Cuccaro e il capogruppo della maggioranza consiliare, Pier Nicola Palumbo (il resto dell’Amministrazione comunale era assente, così come le minoranze). Proprio il primo cittadino ha confermato la volontà personale di far costituire il Comune di Pignataro Maggiore, ma ha subordinato tale scelta alla volontà del gruppo consiliare “La Svolta” (secondo indiscrezioni nettamente diviso su tale decisione). Insomma, tutto sarebbe vincolato a una sorta di sillogismo “imperfetto”, per cui va bene costituirsi in tutti i processi per camorra (ovviamente per stare dalla parte dei cittadini), ma non nel caso di Magliocca. Non a caso il sindaco ha invitato i cittadini in prima persona a costituirsi parte civile nel procedimento che vede imputato l’ex primo cittadino. La manifestazione è stata arricchita anche dai contributi dell’ex presidente del consiglio comunale, Franco Scialdone, e proprio del consigliere comunale Pier Nicola Palumbo.